“La decisione dell’azienda di confermare i 450 licenziamenti oggi al Mise è senza dubbio irriguardosa e irrispettosa non solo verso i lavoratori e le loro 450 famiglie, ma verso tutte le istituzioni italiane, nazionali e locali. Va, quindi, rispedita al mittente: il ritiro dei licenziamenti sia la ‘conditio sine qua non’ di qualsiasi dialogo e confronto sindacale e istituzionale”.
Lo dichiara il Segretario Nazionale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, presente oggi al Mise all’incontro sulla vertenza Wartsila, al quale hanno presenziato il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, e il presidente della regione Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, nonché il presidente & Managing Director Wartsila Italia Spa, Andrea Bochicchio.
“Siamo, senza dubbio, di fronte a scelte unilaterali di disimpegno dell’azienda, decisioni che non sono in alcun modo legate e giustificate, soprattutto, da perdite. Il Gruppo, negli ultimi anni, ha conseguito importanti utili, grazie al lavoro dei dipendenti italiani, alle opportunità offerte dallo Stato italiano e dall’industria italiana (Fincantieri, ad esempio). Tant’è vero che al termine di una sospensiva, il presidente Wartsila nel confermare i 450 esuberi, contemporaneamente ha annunciato investimenti. In attesa del dovuto ripensamento da parte di Wartsila – annuncia Spera –non resteremo con le mani in mano: sul territorio, che sta dimostrando grande unità, l’Ugl Friuli Venezia Giulia, guidata da Roberta Vlahov, che ha partecipato da remoto alla riunione di oggi, sarà impegnata in assemblee e mobilitazioni, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica, per far sentire la vicinanza del sindacato a tutti i lavoratori, in questo difficile momento, e anche alle istituzioni, fortemente impegnate a loro volta a scongiurare una catastrofe lavorativa e industriale, senza alcuna giustificazione”, conclude Spera.