Negoziati sull’Eu-Ets Emission Trading System, Assarmatori ribadisce la sua posizione

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Accordo provvisorio di compromesso sull’inserimento del trasporto marittimo nell’ETS (Emission Trading System, parte del pacchetto Fit for 55) raggiunto ieri sera dai negoziatori UE (il Consiglio, il Parlamento e la Commissione). Secondo Assarmatori questa intesa recepisce in parte alcune istanze sostenute dall’Associazione rispetto alla proposta iniziale della Commissione Europea, prevedendo ad esempio un’esenzione da tale regime fino al 2030 per i collegamenti marittimi con le isole minori e la destinazione di una parte dei proventi al settore marittimo per finanziare investimenti in innovazione tecnologica, scongiurando peraltro alcune proposte di modifica che avrebbero ulteriormente aggravato gli impatti di per sé già significativi dell’ETS. E ciò non sarebbe stato possibile senza il supporto durante i negoziati della nostra amministrazione nazionale e dalla delegazione italiana al Parlamento europeo cui l’Associazione – che lavora su questo dossier da oltre un anno – rivolge un sentito ringraziamento. Tuttavia risulta evidente – sottolinea Assarmatori – come il sistema ETS sia destinato a provocare un impatto economico rilevante ovvero un rincaro nei costi del trasporto con riflessi immediati sulla continuità territoriale con le isole maggiori e sulle Autostrade del Mare; e ciò in un momento in cui proprio le Autostrade del mare, in quanto chiave di volta della sostenibilità del trasporto, dovrebbero essere al contrario tutelate. È il caso di sottolineare come il trasporto marittimo sia solo un elemento all’interno di un complesso mosaico in costante trasformazione, come potrebbe essere raffigurato il negoziato sull’intera revisione del sistema ETS; un mosaico che include altri settori industriali (rispetto ai quali rimangono nodi aperti), e che fa sua volta parte di un pacchetto composito quale il FIT FOR 55. Il confronto finale sull’intera proposta ETS è fissato per il prossimo 16 dicembre. “A tal proposito – spiega il Presidente di Assarmatori Stefano Messina – ribadiamo la necessità di garantire un allineamento sinergico nell’applicazione della misura fra il trasporto marittimo e quello stradale. Una disparità temporale nella attuazione dei due regimi, per non parlare dell’ipotesi che vedesse tale schema applicato solo al trasporto marittimo, non solo metterebbe a rischio gli ambiziosi obiettivi di trasferimento modale dalla strada al mare fissati dalla stessa Commissione Europea, ma potrebbe portare ad uno shift modale inverso, che si sommerebbe agli effetti già particolarmente impattanti di tale misura. In questa ottica occorre tutelare il ruolo delle Autostrade del Mare, vero strumento di sostenibilità ambientale”. “Risulta infine fondamentale – conclude Messina – che la quota significativa dei proventi dell’ETS che sarà destinata al bilancio nazionale venga utilizzata per finanziare esclusivamente investimenti nel settore marittimo, accelerando al contempo la ricerca, l’innovazione, la produzione dei nuovi carburanti alternativi e la realizzazione di un’adeguata rete logistica e di distribuzione così da garantire l’effettiva disponibilità sul mercato di questi ultimi nei prossimi anni”.

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