Cybersecurity, intelligence e Legal tech per aiutare a proteggere aziende e privati dalle minacce sul web

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Le insidie e i pericoli a cui siamo esposti sul web sono incalcolabili e non incidono solo nella sfera sociale ma si riverberano anche in quella morale ed etica: grazie a  Kopjra, società cybersecurity specializzata nelle investigazioni online, nell’acquisizione forense di prove digitali e nei processi di compliance, si può intervenire tempestivamente, rimuovere gli illeciti e avere prove forensi valide da utilizzare in tribunale

 

Novembre 2022 – Negli ultimi anni si è verificato un grande sviluppo della cyber security a causa del numero sempre maggiore di attacchi. Da un recente rapporto del Clusit[1], primaria associazione italiana dedicata alla sicurezza informatica, emerge infatti che il danno annuale subito dalle aziende italiane a causa di incidenti nella sfera digitale supera i 10 miliardi di euro. Tuttavia a essere nel mirino non sono solo le grandi aziende, ma anche i singoli: le violazioni e gli illeciti commessi online vanno dal revenge porn al sexting, dal bullismo all’appropriazione dell’identità altrui e non esauriscono il loro impatto solamente nel contesto sociale in cui si inseriscono, ma incidono profondamente nel campo morale ed etico. Del resto i dati ci dicono che queste attività sono in costante aumento: il solo fenomeno del cyberbullismo ha registrato un incremento pari al 13% tra l’anno 2020 e il 2021, soprattutto nella fascia di età 14-17.[2]

 

Ed è proprio in questo campo che interviene Kopjra (https://www.kopjra.com/), azienda con sede a Bologna nata nel 2014 con l’intento di proteggere gli utenti e le aziende da una serie di illeciti commessi sul web che ledono la sfera reputazionale e quella degli asset intangibili (diritti d’autore, marchi e brevetti), come ad esempio la pirateria, la contraffazione, la diffamazione, partendo da un processo di investigazione online realizzato con tecnologie proprietarie di cui Kopjra detiene oggi 2 due brevetti in Italia e negli Stati Uniti, con un terzo patent pending.

 

Il core business e il punto di partenza di Kopjra risiede nella protezione della proprietà intellettuale e industriale online grazie a una piattaforma in cloud che permette di condurre veloci ed efficaci investigazioni digitali, in particolare su attività di anti pirateria, anti contraffazione e anti diffamazione. Se all’inizio il business era di tipo prevalentemente B2B enterprise, offrendo soluzioni più immediate e di facile integrazione anche a PMI e professionisti in ambito legale (avvocati, consulenti tecnici, ecc.), negli anni le attività di Kopjra si sono estese dipanando le proprie tecnologie anche nell’ambito dell’informatica forense e dei servizi fiduciari, ovvero firme elettroniche e sistemi di identificazione remota.

 

Oggi Kopjra si avvale di 3 linee di business: Web intelligence per la gestione di approfondite investigazioni su clear, deep e dark web; Web Forensics, per l’acquisizione forense di contenuti disponibili online da produrre come prove nei giudizi e Web Sign, una firma elettronica innovativa che permette di certificare la sottoscrizione online di informative e contratti, anche in formato PDF, permettendo alle aziende di mantenere un’esperienza utente ai massimi livelli e allo stesso tempo di disporre di prove legalmente valide.

 

Tommaso Grotto, Matteo Scapin ed Emanuele Casadio sono i soci fondatori e gli ideatori di questo ambizioso progetto. La loro passione per questo settore di nicchia è nata tra i banchi di scuola, si è sviluppata ed è diventata impresa quando i co-fondatori avevano solo 25 anni e si è consolidata nel tempo: oggi Kopjra collabora e ha collaborato con realtà di grande respiro tra cui Sky, SIAE, Il Sole 24 Ore, Leonardo, l’Arma dei Carabinieri solo per citarne alcune. Kopjra si avvale di un team molto affiatato giovane e multidisciplinare composto da 8 persone con un’età media di 32 anni.

 

Siamo partiti nel 2014 sviluppando una piattaforma in cloud per l’anti pirateria a supporto di aziende afferenti al settore media & entertainment. Rispetto a un decennio fa oggi è possibile ottenere risultati tangibili in termini di rimozioni sul web. I soggetti coinvolti con cui dialogare sono molteplici e Kopjra ha imparato a gestire i rapporti con ognuno di questi: dagli hosting provider, ai motori di ricerca, da AGCOM, fino alle azioni congiunte con le forze dell’ordine. Per i pirati non è più sufficiente l’adozione di piccoli escamotage tecnici, tanto che oggi è facile lasciare tracce che possono essere utilizzate per investigare in maniera approfondita i fenomeni lesivi e individuare i soggetti responsabili e anche quelli che lo sono per via indiretta. La tecnologia di Kopjra può fare la differenza, supportando professionisti e aziende nell’identificazione rapida di attività illecite che possono ledere la loro reputazione o causare una perdita economica. Il processo investigativo è stato automatizzato rendendo, quindi, maggiormente democratica la possibilità di difendersi e reagire con tempestività a queste minacce sempre più sofisticate.” spiega Tommaso Grotto.

 

L’evoluzione di Kopjra mostra come sono cambiate le violazioni online negli anni e come le diverse tipologie di illeciti, a partire dalle violazioni del copyright, si siano moltiplicate nel tempo e siano destinate a crescere: si prevede, infatti, che il mercato globale della sicurezza informatica registri un aumento del 12,8% fino al 2026.[3] Kopjra non si identifica solo come una società specializzata nella cybersecurity e intelligence ma anche come una legal-tech essa stessa, ponendosi come pionieri del legal tech in Italia grazie a Legal Tech Italy e Legal Tech Forum; l’azienda fornisce gli strumenti per individuare il materiale illecito presente sul web, richiedere la rimozione dello stesso e fornire l’eventuale assistenza legale grazie a importanti e prestigiose collaborazioni nel mondo forense.

 

“L’evidenza delle prove in tribunale oggi è fondamentale per contrastare i contenziosi che nascono sul web: uno screenshot viene considerato una prova poco attendibile dal giudice e le prove nei casi di sexting, bullismo o revenge porn possono essere abilmente manipolate o falsificate” sostiene Tommaso Grotto “Noi offriamo un browser che permette di registrare tutti i dati necessari ai fini dell’acquisizione delle prove digitali affinché un giudice possa ritenerle valide e riducendo inoltre del 70% i tempi di acquisizione forense rispetto alla procedura manuale,  abbattendo così i costi fino a 10 volte”.

 

Kopjra ha lanciato nel mese di novembre una campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd: ha raggiunto in pochi giorni l’obiettivo minimo di 400.000 € grazie a investimenti provenienti da Azimut e Club Digitale e punta a raggiungere il milione di euro entro fine 2022.

[1] https://www.clusit.it/rapporto-clusit/

[2] Secondo il recente report di novembre 2022 pubblicato dal Ministero dell’Interno e realizzato dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza, si evidenzia una crescita significativa del fenomeno del revenge porn, così come, analogamente, il Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni mostra un incremento dei casi trattati in materia di adescamento online, cyberbullismo e sextortion. (https://www.interno.gov.it/sites/default/files/2022-11/elaborato_minorenni_vittime_di_abusi.pdf)

 

[3] https://www.zionmarketresearch.com/report/cybersecurity-service-market

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