Flette ancora il mercato auto europeo: -4,1% rispetto al 2021 e -28,6% rispetto al 2019

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Secondo i dati diffusi oggi da ACEA, nel complesso dei

Paesi dell’Unione europea allargata all’EFTA e al Regno Unito1 a dicembre le

immatricolazioni di auto ammontano a 1.091.119 unità, il 14,8% in più rispetto a

dicembre 2021.

Nel periodo gennaio-dicembre 2022, i volumi immatricolati raggiungono 11.286.939 unità,

con una variazione negativa del 4,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

“La variazione positiva del mercato auto europeo a dicembre (+14,8%), quinto

mese consecutivo in crescita, porta il 2022 a chiudere a poco meno di 11,3 milioni di

unità, con volumi in calo del 4,1% rispetto al 2021 e del 28,6% rispetto al 2019, prima

della pandemia – afferma Paolo Scudieri, Presidente di ANFIA. Il risultato complessivo

del mercato resta sostanzialmente in linea con le previsioni, condizionato dalla carenza

di materie prime e semiconduttori che ha ancora contraddistinto il 2022, soprattutto la

prima metà, e, da febbraio in avanti, con lo scoppio del conflitto in Ucraina, da ulteriori

difficoltà di approvvigionamento e logistiche, insieme ai rincari dell’energia e

all’instabilità generale del contesto economico internazionale.

A dicembre, tre dei cinque i major market (incluso UK) registrano un forte rialzo a

doppia cifra: +38,1% la Germania, +21% l’Italia e +18,3% il Regno Unito. La Spagna cala

invece del 14,1%, mentre la Francia rimane stabile (-0,1%). Il 2022 si chiude

positivamente soltanto per la Germania (+1,1%), che si conferma primo mercato europeo

per volumi di immatricolazioni, mentre per gli altri maggiori mercati i livelli raggiunti

nell’anno appena trascorso sono inferiori a quelli del 2021, con l’Italia a riportare il calo

più marcato (-9,7%).

Nel complesso dei cinque major market, le vendite di auto ricaricabili (BEV e PHEV)

risultano in rialzo del 90,2% a dicembre, con una quota di mercato del 36,2% (22,2% a dicembre 2021) mentre nell’intero 2022 la crescita si attesta al 29,7%, con una quota di

penetrazione del 21,7% (16,1% nel 2021).

La sfida della transizione energetica in UE richiede, per questo 2023, la messa in campo

di fondi straordinari per sostenere e accelerare gli investimenti delle imprese per la

riconversione produttiva, istituendo uno specifico fondo per la transizione che tenga

conto degli impatti di quest’ultima nei diversi Paesi. Centrale anche il tema

dell’incremento dei dazi sulle importazioni delle auto elettriche cinesi, la cui

penetrazione sul mercato europeo rischia altrimenti di impennarsi, al fine di garantire

un level playing field rispetto alle Case auto europee che esportano in Cina”.

In Italia, i volumi totalizzati a dicembre 2022 si attestano a 104.915 (+21%).

Nell’intero 2022, le immatricolazioni complessive ammontano a 1.316.702 unità, con un

decremento del 9,7% rispetto ai volumi del 2021.

Secondo i dati ISTAT, a dicembre l’indice nazionale dei prezzi al consumo registra un

aumento dello 0,3% su base mensile e dell’11,6% su base annua (da +11,8% del mese

precedente). Il rallentamento su base tendenziale dell’inflazione è dovuto

prevalentemente ai prezzi degli Beni Energetici non regolamentati (che passano +69,9%

a +63,3%), degli Alimentari non lavorati e dei Servizi relativi ai trasporti (da +6,8% a

+6,0%); per contro, un sostegno alla dinamica dell’inflazione deriva dall’accelerazione

dei prezzi dei Beni Energetici regolamentati (da +57,9% a +70,2%), degli Alimentari

lavorati, dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei Servizi relativi

alle comunicazioni. Nel dettaglio degli Energetici non regolamentati, rallentano i prezzi

dell’Energia elettrica mercato libero (da +239,0% a +219,3%), quelli del Gasolio per

riscaldamento (da +32% a +24,2%), quelli del Gasolio per i mezzi di trasporto (da +13,4%

a +9,5%; -4,5% rispetto al mese precedente), mentre accelerano i prezzi degli Altri

carburanti (da +5,2% a +6,1%; +1,9% sul mese) e quelli della Benzina registrano una

flessione meno marcata (da -3,2% a -2,7%; -0,5% da novembre). Da segnalare il calo

congiunturale (-8,5%) dei prezzi del Gas di città e gas naturale mercato libero.

Analizzando il mercato per alimentazione, le autovetture a benzina chiudono dicembre

in crescita del 17,3%, con una quota di mercato del 25,8%. In aumento anche le auto

diesel (+23%), pur scendendo ad una market share del 20,1%. Nel 2022, le

immatricolazioni di autovetture a benzina si riducono del 16,4% (27,8% di quota) e quelle

del diesel del 20,1% (19,6% di quota). Le immatricolazioni delle auto ad alimentazione

alternativa rappresentano il 54,1% del mercato del solo mese di dicembre, con volumi in

aumento rispetto allo stesso mese del 2021 (+22,1%). Nel 2022, le alternative calano

dello 0,7%, mantenendo comunque una quota di mercato più alta rispetto allo stesso

periodo del 2021 (52,7% contro 47,9%). Le vetture elettrificate (elettriche e ibride di

tutti i tipi) rappresentano il 44,1% del mercato di dicembre, mentre, nell’anno, hanno

una quota del 42,9%, con volumi in lievissima crescita (+0,9%). Tra queste, le ibride mild

e full aumentano del 40,9% nel mese, con una quota di mercato del 34,9%, mentre nel

cumulato risultano in crescita del 6,4%, con una quota del 34,2%. Le immatricolazioni di auto ricaricabili (BEV e PHEV) si riducono del 18,2% nel mese (9,2% di quota) e del 16,4%

nel cumulato (8,6% di quota). Tra queste, le auto elettriche hanno una quota di mercato

del 4,3% e diminuiscono del 26,6% nel mese, mentre le ibride plug-in si riducono del 9,1%

e rappresentano il 4,9% del mercato di dicembre (anche nel cumulato risultano

entrambe in calo, rispettivamente -26,9% e -6,2%). Infine, le autovetture a gas

rappresentano il 10% dell’immatricolato di dicembre, di cui il 9,5% è composto da

autovetture Gpl (+40,5%) e lo 0,5% da autovetture a metano (-67%). Sul totale del 2022,

le autovetture Gpl risultano in crescita del 10,5% e quelle a metano in calo del 65,9%.

Il Gruppo Stellantis ha registrato, in Europa, 159.425 immatricolazioni nel mese di

dicembre 2022 (-10,3%) con una quota di mercato del 14,6%. Nel 2022, i volumi

ammontano a 2.052.543 unità (-13,7%), con una quota del 18,2%.

La Spagna totalizza 73.927 immatricolazioni a dicembre 2022, il 14,1% in meno

rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Nel 2022, il mercato risulta in calo del 5,4%,

con 813.396 unità immatricolate.

L’Associazione spagnola dell’automotive ANFAC rileva che il 2022 si è confermato un

anno in cui il mercato ha chiuso ancora una volta al di sotto delle previsioni. La crisi dei

semiconduttori è stata profondamente aggravata da ulteriori fattori come la guerra in

Ucraina o i blocchi della politica Zero Covid in Cina. Oltre alla crisi economica – con

l’aumento dei prezzi dell’energia, dell’inflazione e dei tassi d’interesse – la tempesta

perfetta si è conclusa con queste strozzature nel trasporto marittimo e stradale. Tutto

ciò lascia presagire uno scenario difficile anche per il 2023 dove, con prudenza, si spera

tuttavia di superare la soglia delle 900.000 unità. Tutto dipenderà dall’eventuale fine del

conflitto in Ucraina e dalla normalizzazione della catena logistica, che permetterebbero

di consegnare un maggior numero di nuovi veicoli. Potrà contribuire alla ripresa anche

l’accelerazione, da parte del Governo, delle misure per promuovere i punti di ricarica

rapida e gli aiuti diretti per l’acquisto di veicoli elettrificati. Con un mercato al di sotto

del milione di unità, permane il rischio reale di perdita di investimenti e occupazione.

Nel dettaglio, secondo i canali di vendita, nel 2022 le nuove immatricolazioni intestate a

società aumentano del 4,1%. Contrariamente, gli altri canali di vendita hanno subito

diminuzioni: -1,7% per le vendite a privati e -35,1% per le società a noleggio (le quali

tuttavia, nel solo mese di dicembre, registrano un +54,6% rispetto a dicembre 2021).

Le autovetture a benzina rappresentano il 39,9% del mercato di dicembre (-10,6%) e il

41,9% del mercato 2022 (-12,2%). A seguire, le vetture ibride non ricaricabili

rappresentano il 30,3% del mercato del mese (-9,9%) e il 29,4% nel cumulato (+9,1%). Le

auto diesel sono il 16,4% del mercato di dicembre (-32,4%) e il 17,2% nel cumulato

(-18,4%), seguite dalle ibride plug-in (6,3% nel mese e 5,9% nel cumulato), dalle

elettriche (4,6% nel mese e 3,8% nel 2022) e dalle auto a gas (2,4% nel mese, 1,8% nel

cumulato).

Le emissioni medie di CO2 nel mese di dicembre restano pressoché stabili a 119 g/km, il

2,3% in meno di dicembre 2021. Nel 2022 le emissioni si riducono del 3,1% in confronto

alla media del 2021.

In Francia, a dicembre 2022, si registrano 158.027 nuove immatricolazioni, in calo

dello 0,1% rispetto a dicembre 2021. Nell’intero 2022, la flessione si attesta al 7,8%, per

un totale di 1.529.035 immatricolazioni.

Nel cumulato, calano ancora le autovetture a benzina, le diesel, le mild-hybrid e, come

anche in altri major market, le PHEV. Crescono, invece, le elettriche e le auto

alimentate a bioetanolo.

Nel mercato tedesco sono state immatricolate a dicembre 314.318 unità, in rialzo

del 38,1%. A gennaio-dicembre 2022, le immatricolazioni si attestano a 2.651.357, in

crescita dell’1,1% rispetto allo stesso periodo del 2021 (ma a -26% rispetto al 2019).

Gli ordini domestici, a dicembre 2022, risultano nuovamente in calo, -36% su base annua,

mentre nell’intero 2022 diminuiscono del 15%.

Le motorizzazioni alternative chiudono il 2022 quasi esclusivamente con segnali positivi.

Le auto ibride (+9,6%) rappresentano il 31,2%, di cui il 13,7% sono ibride plug-in (+11,3%,

con una quota del 17,7%), mentre le auto elettriche (BEV) registrano un aumento del

+32,2%. Infine, le vetture a GPL (48,3%) rappresentano lo 0,6% e le auto a gas naturale

(-52,9%) lo 0,1%.

Le emissioni medie di CO2 delle auto di nuova immatricolazione diminuiscono del 7,7% nel

2022, terminando l’anno con una media di 109,6 g/km (era 118,7 g/km nel 2021).

Il mercato inglese, infine, a dicembre totalizza 128.462 nuove autovetture

immatricolate, con una crescita del 18,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno,

realizzando il quinto rialzo consecutivo. Nell’intero 2022, le immatricolazioni si attestano

a 1.614.063 unità, il 2% in meno rispetto al 2021 (circa 700mila unità al di sotto dei livelli

pre-covid).

L’Associazione inglese dell’automotive SMMT fa notare che il mercato automobilistico

rimane alla deriva rispetto alle performance pre-pandemia, ma potrebbe invertire la

tendenza realizzando una crescita significativa nel 2023. Per garantire questa crescita,

sostenendo l’obiettivo emissioni zero, il governo dovrà incentivare i consumatori nel

passaggio all’elettrico e spingere gli investimenti nelle infrastrutture di ricarica a livello

nazionale. La capacità di innovazione e l’impegno dei produttori hanno contribuito a

rendere i veicoli elettrici il secondo tipo di auto più popolare, tuttavia, per una nazione

che mira alla leadership nella mobilità elettrica, tutto ciò deve essere accompagnato da

politiche ad hoc per accelerare il percorso verso il Net Zero.

In recupero rispetto ai mesi scorsi, a dicembre 2022 le immatricolazioni delle flotte

crescono del 42,9%, ma chiudono l’anno comunque in calo (-7,5%) rispetto ai volumi del

  1. Le immatricolazioni ai privati, invece, chiudono il 2022 in aumento del 2%.

Le vendite di veicoli elettrici hanno ancora un trend positivo, (+52,6% e una quota di

mercato del 32,9% nel mese di dicembre; +40,1% e una quota del 16,6% nell’intero anno).

Per le auto ibride plug-in (PHEV) dicembre 2022 è stato molto simile allo stesso mese del

2021 (+0,4%), ma si registra un calo dell’11,5% nel totale annuo (circa 13.000 unità in

meno rispetto al 2021). Proprio le vetture PHEV sono le uniche elettrificate ad aver avuto

una tendenza negativa nel 2022.

 

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