Ener2Crowd dona in Tanzania un euro per ogni donna della community

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In occasione della Giornata Internazionale della Donna,Ener2Crowd.com ha deciso di supportare il progetto «Nuove radici in Tanzania» di zeroCO2, con un focus sull’empowerment femminile nelle comunità rurali Masai, attraverso la donazione di 1 euro per ognuna delle 1.340 donne appartenenti alla community di Ener2Crowd, la prima ed unica piattaforma ed APP italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico.

«Abbiamo voluto approfittare dell’occasione dell’Otto Marzo per garantire, inizialmente nel nostro piccolo, l’inclusione di tutte le donne della nostra community nelle azioni di contrasto al cambiamento climatico» spiegano i fondatori di Ener2Crowd che proprio in questi giorni hanno lanciato gli indicatori della finanza alternativa green, un aspetto che manca negli strumenti di investimento presenti oggi sul mercato.

«L’intero valore bloccato in Italia dal “modello fossile” e ridistribuibile tramite la finanza alternativa green è di circa 42,6 miliardi di euro l’anno, per un totale di 340 miliardi di euro da qui al 2030» sottolinea Giorgio Mottironi, CSO e co-fondatore della società benefitEner2Crowd nonché Chief Analyst del GreenVestingForum, il forum della finanza alternativa verde.

Intanto, sul mercato “obbligato” di scambio dei titoli della CO2 (ETS), una tonnellata vola ad oltre 100 euro di costo. Il che si traduce per le famiglie italiane in un potenziale aggravio delle spese —tra tasse e costi indiretti— in una forbice che va dai 1.600 ai 6.500 euro annui.

«Ma anche i titoli di carbonio “volontari” si prevede possano aumentare il loro costo fino al 3.000%, arrivando ad oltre 30-100 euro per tonnellata, a seconda della tipologia» aggiunge Giorgio Mottironi.

Eppure abbattere una tonnellata di emissioni climalteranti rende oggi molto di più: 184 euro annui.«Tale indicatore è noto come “redditività ecologica” e ci dice quanto può rendere l’abbattimento delle emissioni climalteranti tramite l’attività di investimento o risparmio promossa con strumenti di finanza alternativa sostenibile» puntualizza Niccolò Sovico, CEO, ideatore e co-fondatore della società benefit proprietaria di Ener2Crowd.com, la prima ed unica piattaforma ed APP italiana di lending crowdfunding ambientale ed energetico.

«Pochissimi strumenti di investimento mettono a disposizione informazioni chiare sugli obiettivi ambientali ed è così che il 49% degli investimenti verdi finisce in aziende grigie» sottolinea Niccolò Sovico.

Questo nuovo mondo della finanza aveva bisogno di dimostrare di essere in grado di muoversi a sostegno della necessaria transizione sostenibile che il settore industriale e quello produttivo devono oggi affrontare per continuare a fornire al sistema economico prodotti e servizi il cui utilizzo non rappresenti un fattore di minaccia per il futuro della nostra specie e degli altri esseri viventi: riduzione delle emissioni di gas climalteranti, equa redistribuzione di opportunità e risorse, riduzione delle disuguaglianze e dei fenomeni di sfruttamento dell’ambiente e delle persone, supporto alle comunità la cui sussistenza ed esistenza sia minacciata dai fenomeni collegati al cambiamento climatico, gestione trasparente delle organizzazioni e riequilibrio dei salari, queste dovrebbero essere le priorità.

«Ogni persona, quando sceglie o gli viene proposto un prodotto finanziario targato “ESG” o “Green”, dovrebbe fare una semplicissima domanda al suo interlocutore: “quante emissioni di CO2 contribuirà ad abbattere ogni anno il mio investimento?”» aggiunge il CEO di Ener2Crowd.com.

«Queste “verità”, descritte in modo così immediato dai numeri nei nostri “Quaderni di EES”<> (bit.ly/412Gvux), sono tali —prosegue Niccolò Sovico— grazie alla trasparenza che Ener2Crowd è riuscita a fare nel correlare l’attività finanziaria ai suoi conseguenti impatti ambientali».

Insomma, gli analisti di Ener2Crowd e del GreenVesting Forum hanno codificato per la prima volta gli indicatori della sostenibilità della finanza alternativa green, per poter capire quando un investimento è davvero verde e quando si tratta invece di GreenWashing.

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