Intergovernmental Conference on Marine Biodiversity of Areas Beyond National Jurisdiction

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In bianco zone economiche esclusive, in celeste alto mare

L’International Chamber of Shipping (ICS) accoglie con favore lo storico passo avanti nella finalizzazione del testo dell’accordo storico del trattato d’alto mare raggiunto alle Nazioni Unite (ONU) questo fine settimana. Quasi 200 Stati nazionali hanno preso parte alle discussioni e mentre c’è ancora del lavoro da fare prima che il testo venga adottato ufficialmente, l’accordo sulla sostanza segna il culmine di quasi due decenni di lavoro.

ICS è stata una parte attiva delle discussioni dal 2016, assicurando che la comunità marittima internazionale sia coinvolta, che la sua natura unica sia presa in considerazione e che i governi comprendano il ruolo dell’Organizzazione marittima internazionale come regolatore globale della navigazione. Per il trasporto marittimo internazionale, le questioni che la convenzione intende affrontare rientrano nell’ambito di competenza dell’IMO.

Siamo lieti che sia stato raggiunto un accordo che dovrebbe garantire che anche le industrie d’alto mare emergenti saranno ora regolamentate attraverso questa convenzione. L’accordo dovrebbe anche rafforzare la cooperazione e il coordinamento tra le agenzie delle Nazioni Unite e altri regolatori globali e regionali, promuovendo un approccio olistico alla protezione della biodiversità marina e degli ecosistemi in aree al di fuori della giurisdizione nazionale.

Il nuovo accordo si basa sui requisiti per la protezione dell’ambiente marino contenuti nella Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS). Una delle sue caratteristiche importanti è che stabilisce un processo per consentire la creazione di aree marine protette intersettoriali e altri strumenti di gestione basati sull’area in alto mare e nei fondali marini sottostanti. L’accordo tiene conto del ruolo dell’IMO e le misure che ne derivano integreranno le normative esistenti, con il dettaglio di eventuali misure che potrebbero essere necessarie per le navi da discutere e concordare in sede di IMO.

Guy Platten, segretario generale della International Chamber of Shipping, commenta: “Questo risultato è il risultato di un duro lavoro durato diversi anni da parte di un gruppo unico di parti interessate, tutte con l’obiettivo di creare un trattato per proteggere l’alto mare. Ringrazio tutti per la loro dedizione”.

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