Sol&Agrifood, all’olio monovarietale di “Ascolana Tenera” è stata assegnata la Gran Menzione

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Sugli scudi l’olio marchigiano con la sua produzione di nicchia “Ascolana Tenera”, una delle 23 varietà di olive coltivate nelle Marche e proposte come mono-varietali. A Sol&Agrifood di Veronafiere, Salone internazionale dell’olio d’oliva e dell’agroalimentare di qualità, è stata assegnata la Gran Menzione per l’olio ottenuto da mono-varietale Ascolana Tenera per il frantoio L’Olivaio di Spinetoli (Ascoli Piceno) di Valter Cestini (presidente) e Davide Morganti (amministratore).

I numeri sono contenuti: meno di una cinquantina di produttori e meno di una decina i frantoiani trasformatori, tanto che per molti è considerata una delle chicche dell’olio marchigiano.

Le Marche vantano un ricco patrimonio di biodiversità olivicola. Attualmente – informa l’Amap, l’Agenzia per l’innovazione Marche Agricoltura e Pesca, che è custode della biodiversità olivicola e che è l’autorità pubblica di controllo per l’Olio Igp Marche – sono iscritte ben 23 varietà di olivo al Repertorio Regionale della Biodiversità.

Le varietà più diffuse nelle Marche, da nord a sud, sono la Raggiola nel Pesarese; la Raggia e, in minor misura, Mignola e Rosciola Colli Esini in provincia di Ancona; Coroncina, Piantone di Mogliano, Orbetana e ancora Mignola in provincia di Macerata; Piantone di Falerone e Sargano di Fermo nel fermano; Ascolana tenera – la regina delle olive da mensa e che è anche alla base della Dop “Oliva ascolana del Piceno” – e  Carboncella, in provincia di  Ascoli Piceno. Sono coltivate anche le varietà Leccino e Frantoio, a diffusione nazionale, presenti sul territorio da circa un secolo.

La Superficie olivicola (olive da olio e da mensa) regionale è di circa 9.500 ettari con una produzione, nella campagna 2022-23 di circa 21.869 tonnellate di olive, che hanno dato 2.935 tonnellate di olio con una resa media 13,42 per cento. La produzione regionale pesa solamente l’1,43% del totale nazionale, con la presenza di ben 214 frantoi attivi.

La provincia più oleicola è quella di Ancona (855 tonnellate di olio), seguita da Macerata (617 tonnellate), Fermo (582 tonnellate di olio), Pesaro Urbino (498 tonnellate di olio) e Ascoli Piceno (489 tonnellate di olio). Il territorio esprime anche una Dop, quella di Cartoceto, e da qualche anno è presente anche la Igp Marche con 96 tra olivicoltori, frantoiani, confezionatori e intermediari.

La 20ª Rassegna nazionale degli oli monovarietali. Ritorno alle origini, nella riserva naturale dell’Abbadia di Fiastra (Macerata) per la 20ª Rassegna nazionale degli oli monovarietali, in programma i prossimi 2 e 3 giugno. Il 4 giugno, sempre con l’obiettivo di valorizzare la biodiversità olivicola, a Urbisaglia (Macerata) andrà in scena “Forbici d’Oro”, il campionato nazionale di potatura dell’olivo. Entrambi gli eventi sono organizzati da l’Amap, l’Agenzia per l’innovazione Marche Agricoltura e Pesca.

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