Dalla stampa ai podcast, dalle piattaforme streaming al gamin: le tendenze dei media nel 2023

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Come se l’è cavata nel 2022 il mondo dei media e quali sono le tendenze che si stanno delineando nel 2023 per i broadcaster tradizionali, le piattaforme multimediali di video e gaming, la stampa e la musica? Sono le domande principali alla base del report di settore annuale della società di consulenza Arthur D. Little riguardo il mercato globale dei media basato su numerose evidenze progettuali e interviste agli operatori e agli esperti del settore.

Il rapporto si è concentrato su quattro tendenze principali: il ritorno ad una “nuova normalità” dopo il periodo pandemico, gli impatti dell’inflazione, l’utilizzo delle nuove tecnologie ed il consolidamento dei player a livello globale. Secondo gli esperti di ADL, il settore è cautamente ottimista sul futuro, con nuove opportunità di crescita e di differenziazione derivanti dall’adozione delle nuove tecnologie, in diversi campi (dal fisico al digitale, passando per il metaverso).

Cinque i suggerimenti per gli operatori del settore: 1) accogliere con favore le nuove tecnologie, a partire dall’Intelligenza Artificiale, per migliorare le proprie operations e raggiungere nuovi target di clientela; 2) valutare acquisizioni mirate che possano accrescere la posizione delle aziende soprattutto sul fronte tecnologico e di partnership nella distribuzione a livello globale; 3) rafforzare la compliance in termini di data protection e sicurezza; 4) sviluppare una relazione a 360 gradi con i clienti finali (modello Disney), anche con opportune azioni di diversificazione; 5) ridisegnare una efficace strategia di contenuti, includendo nuovi formati e tecnologie, basata su una migliore comprensione delle preferenze dei clienti (data driven strategy).

Il Rapporto analizza le tendenze globali dei media e si concentra sul loro impatto sui principali sotto segmenti dei settori dei media, dello sport e dell’intrattenimento. Il comparto tv, video e film continua il suo inesorabile shift verso l’online, sebbene si sia registrata una ripresa degli incassi ai botteghini, tuttavia sia la spesa dei consumatori che la spesa in advertising si muove più lentamente verso l’online. Nel frattempo, la spesa pubblicitaria delle Connected TV ha registrato una crescita esplosiva (+39% 2022 vs 2021) e si prevede che triplicherà entro il 2025, rappresentando una opportunità chiave per modelli di Advertising-VOD ma anche per i modelli lineari dei broadcaster tradizionali.

Per quanto riguarda il settore del gaming, sebbene in flessione nel 2022 a livello globale, si prevede ancora crescita nel medio periodo (+2% CAGR 2021-2025). Nel 2022 è iniziato un processo che vedrà i brand del gaming accedere ai media mainstream. È il caso di Netflix, che ha comprato Boss Fight Games e Next Games. Anche gli e-sports sono in crescita, con un’attenzione maggiore nei riguardi del metaverso. In crescita lo streaming musicale (+22% 2022 vs 2020 di abbonati a livello globale), con impatti sia in termini di consumer spending che di advertising. Aumenta la concorrenza a Spotify da parte di nuovi player come Tencent oltre ad Apple ed Amazon. L’acquisizione di cataloghi di diritti musicali rimane una chiave del successo così come lo sviluppo dei Podcasts.

Il settore della stampa e delle news rimane in declino a causa della flessione dei ricavi della stampa, ancora dominante in termini di sottoscrizioni. La crescita verso il digitale è comunque significativa: molti giornali – tra cui il New York Times e il Guardian – hanno esteso l’offerta di prodotti multimediali, come video e podcast, ma anche giochi, in modo da diversificare i ricavi e sopperire alle perdite della stampa.

Infine, il mondo dei libri ha vissuto una fase calante nel 2022 dopo la crescita avvenuta durante la pandemia e i lockdown. Il rallentamento, secondo il report, proseguirà anche nei prossimi anni, con un aumento nella diffusione di audio ed e-book. Da segnalare la collaborazione tra case editrici e social media, in particolare TikTok, per veicolare contenuti ad ampie fette di possibili consumatori, così come la comparsa (e il posizionamento) di piattaforme come Blinkist.

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