GeoAdriatico 2023: Mediterraneo, idrogeno e aerospazio le nuove frontiere geopolitiche

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Al via la terza edizione del simposio internazionale GeoAdriatico, organizzato dalla Vitale Onlus, dedicato a diplomazia, economia, scienza e religioni. Previsti anche incontri su Blue economy, politiche monetarie e sulla strategia italiana in Africa 

 L’architettura finanziaria europea, la Valle dell’idrogeno Nord Adriatico, il Cluster Aerospaziale Alpe Adria e ancora la Banca europea per gli investimenti e la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo sono alcuni degli argomenti trattati all’edizione 2023 di GeoAdriatico (www.geoadriatico), il simposio internazionale in programma dall’all’11 giugno a Trieste, città dalla vocazione mitteleuropea e porta verso l’Oriente.

GeoAdriatico, promosso dalla Vitale Onlus (www.vitaleonlus.it) in partnership con l’Università degli Studi di Trieste, approfondisce, altresì, temi attinenti alla diplomazia ambientale, alle città del futuro, a trasporti e infrastrutture portuali, nonché all’impatto dei rifiuti marini sulla biodiversità del Mediterraneo. Al centro dei dibattiti ci sono anche le guerre e le migrazioni, nonché la multireligiosità a sostegno della pace.

«L’università ha tra i suoi obiettivi quello di promuovere l’integrazione dei saperi – ha affermato Roberto Di Lenarda, Magnifico Rettore di UniTS – per garantire la prospettiva di uno sviluppo sostenibile alle prossime generazioni, alle quali, attraverso la formazione e i risultati della ricerca, vuole garantire gli strumenti per affrontare le grandi sfide della nostra epoca».

 

In un periodo caratterizzato non solo dalla guerra in Ucraina, il dialogo internazionale è una delle priorità di GeoAdriatico che gode dei patrocini, tra gli altri, del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati, nonché del sostegno della BCC Venezia Giulia.

«La priorità di GeoAdriatico è quella di riportare il dialogo al centro delle scelte politiche, economiche e culturali, nonché quella di declinare la conoscenza, la transizione ecologica e la digitalizzazione – ha dichiarato Roberto Vitale, presidente di GeoAdriatico -. Il simposio internazionale è per vocazione un contenitore senza bandiere in cui coniugare le tematiche di attualità e accendere i riflettori sul presente con uno sguardo al futuro del Pianeta».

All’edizione 2023 di GeoAdriatico è annunciata la presenza, tra gli altri, di Anna Lindorfer, dell’Urban Innovation di Vienna, Daniela Luise, Coordinatrice Agenda 21 per l’Italia, Susana Ruiz Fernandez, urbanista del Comune di Bilbao, Andrea Romanino, direttore della Scuola Internazionale Superiore Studi Avanzati (SISSA), Stefano Polli, vice direttore dell’ANSA, Cecilia Primerano, giornalista Rai TG1, Khalid El_Metaal, rettore UWC of Adriatic, Ugo Celestino, policy officer DG DEFIS della Commissione Europea, Fabrizia Salvi, project manager di Area Science Park, Roberto Siagri, di DeepTech Entrepreneur, Luca Rossettini, amministratore delegato D-Orbit, Valter Sergo, prorettore dell’università degli studi di Trieste, Antonio Paoletti, presidente della Camera di Commercio Venezia Giulia e Luca Sabbadini, amministratore delegato di MareFVG.

Tra gli oltre 100 partecipanti a GeoAdriatico, in rappresentanza di 25 nazioni, ci saranno anche Stefano Pilotto, docente di Geopolitica al MIB Trieste School of Management, Stephen Taylor, coordinatore Valle dell’Idrogeno Nord Adriatico, Luciano Del Prete, comandante della Direzione Marittima del Friuli Venezia Giulia nonché comandante della Capitaneria di Porto di Trieste, Carlo Antonio Feruglio, presidente della BCC Venezia Giulia, Silvia Ciccarelli, dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Rosario Pavone, segretario SME4SPACE, Umberto Malusà, promotore del Cluster Aerospaziale Alpe Adria,  Federico Zoppas, presidente Rete Innovativa Regionale Veneta Aerospazio RIR AIR, Franco Coren, direttore del Centro infrastrutture navali OGS, Sergio Nardini, dell’Autorità Sistema Portuale Mare Adriatico Orientale Fabio Tomasi, responsabile Sviluppo progetti di Area Science Park.

Partner del simposio internazionale, oltre all’Università degli Studi di Trieste (UniTS), sono la direzione generale della Cooperazione e Sviluppo del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, l’Istituto Studi Politica Internazionale (ISPI), la Scuola internazionale superiore di studi avanzati (SISSA), l’Area Science Park, il Centro Internazionale di fisica teorica Abdus Salam (ICTP), l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (OGS), Fincantieri, il Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico (UWC), l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, l’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB), il MIB Trieste School of Management, la Camera di Commercio Venezia Giulia, The World Academy of Sciences for the Advancement of Science in Developing Countries (TWAS), Elettra Sincrotrone Trieste, la BCC Venezia Giulia, l’Iniziativa Centro Europea (InCE), Trieste Airport, il Corpo Consolare di Trieste, la Direzione Marittima del Friuli Venezia Giulia e la Capitaneria di Porto di Trieste

Giunto alla terza edizione, GeoAdriatico, che gode della media partnership dell’ANSA (Agenzia Italiana Stampa Associata) e del magazine in lingua inglese InTrieste, vedrà partecipare anche Vittorio Torbianelli, segretario generale Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, Mounir Ghribi, direttore Jean Monnet Centre of Excellence Sustainable Blue Economy e Roberto Antonione, segretario generale dell’Iniziativa Centro Europea (InCE).

Ai lavori di GeoAdriatico, alcuni dei quali aperti al pubblico sia in lingua italiana sia in lingua inglese, sono annunciati anche Anna Gregorio, astrofisica dell’università degli studi di Trieste, Anikumar Dave, già responsabile Trasferimento tecnologico dell’Agenzia Spaziale Italiana, Natasa Skoko, scienziata dell’International Centre for Genetic Engineering and Biotechnology (ICGEB) e Giulia Matilde Ferrante, geofisica dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale OGS.

A Trieste si parlerà, altresì, dell’importanza della multireligiosità a sostegno di diplomazia, scienza e formazione su cui si confronteranno Nader Akkad, imam della Grande Moschea di Roma, Domenica Bueti, neuroscienziata della Scuola Internazionale Superiore Studi Avanzati (SISSA), Paola Del Negro, direttrice generale OGS, Federico Donelli, docente di Relazioni internazionali dell’Università di Trieste, Ariel Haddad, rabbino capo della comunità ebraica della Slovenia, la monaca buddhista  Ani Malvina Savio e Luciano Larivera, padre gesuita direttore Centro Veritas.

GeoAdriatico si discuterà anche del sostegno alla crescita economica dei Paesi dell’Adriatico con la prolusione di Vladimir Nanut, fondatore e CEO del MIB Trieste School of Management. Tra i relatori, moderati da Roberto Vitale, ci saranno Francesco Deana, docente di Diritto dell’Unione europea dell’Università di Udine, Giulia Gennari, funzionaria del The World Academy of Sciences (TWAS), Marco Martella, direttore della Banca d’Italia di Trieste, Luciano Mauro, docente di Economia Politica all’Università di Trieste.

GeoAdriatico ospiterà, altresì, una lectio magistralis di Cristina Fossi, scienziata di fama internazionale i cui studi sulle microplastiche e, in modo particolare, sull’impatto che hanno sulla biodiversità del Mediterraneo sono riferimento a livello mondiale. Fruitori saranno gli allievi della Summer School sulla blue economy organizzata dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale OGS con l’obiettivo di formare ricercatori e giovani studenti che guardano al mare come un elemento imprescindibile per il futuro delle società.

Gorizia capitale europea della cultura 2025, mobilità transfrontaliera e turismo sostenibile sono, invece, i temi della tavola rotonda che sarà ospitata nella sala Teresiana della BCC Venezia Giulia cui interverranno, oltre al presidente dell’istituto bancario Carlo Antonio Feruglio, Fabrizio Oreti, assessore alla Cultura del Comune di Gorizia, Elena Marchigiani, docente di Urbanistica all’Università di Trieste, Dragan Umek, docente di Geografia dell’Ateneo giuliano e Paolo Privileggio, presidente e CEO del Terminal Intermodale Fernetti-Cervignano.

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