Sanità, Opi Ancona scrive alla IV Commissione Consiliare per il Piano Socio-Sanitario

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L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Ancona ha redatto e poi sottoscritto congiuntamente agli altri Opi territoriali un documento di 7 pagine inviato alla IV Commissione Consiliare dell’Assemblea Legislativa delle Marche dettagliando il punto di vista degli infermieri, circa 12mila in servizio nella Regione Marche, oltre 4.000 nella sola provincia di Ancona, sui punti oggetto del Piano Socio-Sanitario regionale di prossima approvazione.

“Ricordando che gli Ordini Professionali in quanto Enti Sussidiari dello Stato operano a tutela e garanzia della popolazione e degli infermieri, con estrema attenzione alla “cosa pubblica” e all’utilizzo corretto e razionale delle risorse, “finanziate” dalla stessa popolazione – dice Giuseppino Conti, Presidente Opi Ancona – abbiamo sintetizzato una serie di considerazioni  relative ad approfondimenti ed analisi che abbiamo prima illustrato nel corso di un incontro e poi trasmesso a Nicola Baiocchi, Presidente della IV Commissione Sanità e Politiche Sociali, al vice Romano Carancini e a tutti i membri: i consiglieri regionali Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Lupini, Mangialardi, Menghi e Pasqui, con l’obiettivo di offrire un contributo propositivo al decisore. Presente anche il consigliere Luca Santarelli”.

La giunta regionale ha licenziato nelle scorse settimane il nuovo Piano Socio-Sanitario Regionale che andrà all’approvazione del Consiglio Regionale in tempi relativamente brevi.

“Il documento presentato – insiste Conti – offre un approfondimento che riguarda tutti i punti organizzativi previsti dal PSS con riferimento all’assistenza territoriale, quella ospedaliera, la qualificazione del personale e il valore della ricerca, il tema sempre caldo delle dotazioni organiche per il corretto funzionamento del sistema di assistenza e infine le residenze sanitarie assistenziali.

L’obiettivo è garantire l’adeguamento continuo degli organici infermieristici alla nuova riorganizzazione del sistema tenendo conto degli attuali bisogni di salute e dei cambiamenti epidemiologici sopraggiunti garantendo al contempo di garantire lo sviluppo professionale.

“Urge attivare gli infermieri di famiglia e di comunità nel rispetto di un modello organizzativo che prevede queste figure ma che tuttavia non sono ancora state avviate” – ricorda Conti, il quale rimarca anche come secondo Opi Ancona “il calcolo del personale attualmente in servizio sia erroneamente tarato su una complessità assistenziale obsoleta e risalente al 1989 mentre oggi tale complessità è decisamente superiore e gli standard devono essere adeguati”.

“Il documento proposto – conclude il Presidente di Opi Ancona – è scevro da ogni contaminazione ideologica e riguarda esclusivamente l’osservazione puntuale e circostanziata di una parte fondamentale del sistema salute costituito dagli infermieri che ogni giorno con grande impegno, professionalità e passione sono al servizio dei pazienti”.

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