La Spezia: lo smart working al CSSN è una modalità di lavoro che va tutelata

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Quando non si può tornare indietro, bisogna soltanto preoccuparsi del modo migliore per avanzare”, diceva Paolo Coelho. “Quando però si può, il Direttore del CSSN, l’Ammiraglio Ispettore Cristiano Nervi, torna indietro volentieri e, da due giorni di Smart Working, si passa ad uno, e non per tutti”.

Queste le parole del Coordinatore Provinciale di FLP Difesa di La Spezia e Massa Carrara Christian Palladino, che prosegue:

“E’ quanto accaduto nella riunione di ieri nell’ente. Di fatto, la RSU in maggioranza ed alcune OO.SS., hanno concordato un ordine del giorno assolutamente peggiorativo rispetto all’attuale assetto.

Un documento del cui contenuto non è stata informata preventivamente codesta OO.SS.

Da subito, noi abbiamo contestato la volontà dell’amministrazione di ridurre le giornate di SW ma non c’è stato un benché minimo sforzo da parte del Direttore nell’intendimento di valorizzare la nostra richiesta.

A valle dell’incontro, infatti, la FLP Difesa non ha firmato l’accordo, inserendo le motivazioni attraverso una nota a verbale.

Eppure tra le finalità di questa nuova modalità lavorativa, prevista da contratto, troviamo:

– agevolare le misure di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, introducendo una maggiore flessibilità in un ottica di miglioramento delle attività lavorative e dei servizi erogati;
– promuovere la mobilità sostenibile attraverso la riduzione degli spostamenti, nell’ ottica di una
politica ambientale, sensibile alla diminuzione del traffico urbano;
– introdurre soluzioni organizzative che favoriscano lo sviluppo di una cultura lavorativa orientata allo svolgimento della prestazione di lavoro per fasi, cicli, obiettivi;
– valorizzare il ricorso a nuove tecnologie e razionalizzare gli spazi lavorativi, realizzando economie di spesa e di gestione;
– contemperare le esigenze di mobilità territoriale del personale con la necessità di assicurare le continuità dell’attività amministrativa degli uffici.

Nobili elementi poco valorizzati dall’Ammiraglio Nervi, il quale addirittura, ha deciso di voler ridurre ad un giorno a settimana massimo, la possibilità di svolgere attività in SW.
Inoltre ha voluto ribadire la non scontatezza dello SW per qualsiasi dipendente con profilo di amministrativo ma solo dopo un’ attenta ed intensa valutazione.

Un atteggiamento in controtendenza rispetto a quanto accade ai colleghi di stesso profilo, sia negli enti della Difesa su Spezia che quelli di altre PP.AA. ma che disattende anche le aspettative del Sottosegretario di Stato il quale fa riferimento ad un “numero di giornate lavorative indicativamente pari a due giorni a settimana modulabili”.

In riunione, inoltre, è emerso che la carenza di personale ed il contestuale possibile aumento dei carichi di lavoro, a fronte della realizzazione del Polo della Subacquea, vedrà i dipendenti dello stabilimento impegnati in maggiori attività.

Praticamente le colpe di una politica assente, l’inadeguatezza di una organizzazione e l’ incapacità ad organizzare gli uffici, devono ricadere proprio sui lavoratori.

Ci dispiace molto che in alcuni enti della Difesa, si continui a considerare lo Smart Working, come una misura emergenziale che decade insieme alle circostanze che l’ avevano resa necessaria.

In particolare con la fine della pandemia, si pretende di tornare alle stesse modalità di prima, ignorando il fatto che il cambiamento del mondo del lavoro è irreversibile, che lo si riconosca o meno.

E’ necessario riconoscere un vero e proprio cambio di paradigma, che richiede di essere accompagnato da un mutamento organizzativo e culturale.

Gli strumenti ci sono per ripensare il lavoro in termini di obiettivi, invece che di tempi e luoghi”, conclude la nota sindacale della FLP Difesa.

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