IMO: la nuova Strategia per la riduzione di GHG delle navi

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Al termine della 80ma sessione del Comitato per la Protezione dell’Ambiente Marino dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) è stata adottata una nuova Strategia per la riduzione dei gas ad effetto serra emessi dai trasporti marittimi, che prevede emissioni zero entro il 2050 rispetto ai livelli del 2008, con traguardi di riduzione di almeno il 20% e fino al 30% entro il 2030 e almeno del 70% con un obiettivo dell’80% entro il 2040

Il Comitato per la Protezione dell’Ambiente Marino (MEPC) dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO), l’Agenzia che ha la responsabilità di sviluppare standard globali per lo shipping e supportare i Paesi nell’attuarle, riunitosi a Londra per l’80ma riunione ha adottato, tra l’altro, la revisione degli obiettivi della Strategia sulle emissioni di gas serra del settore, che includono una riduzione del 20% delle emissioni entro il 2030, una riduzione del 70% entro il 2040 (rispetto ai livelli del 2008) e l’obiettivo finale di raggiungere zero emissioni nette entro il 2050. Le nuove normative dovrebbero entrare in vigore intorno alla metà del 2027.

“L’adozione della Strategia sui gas a effetto serra dell’IMO del 2023 è uno sviluppo monumentale per l’IMO e apre un nuovo capitolo verso la decarbonizzazione marittima – ha dichiarato il Segretario generale dell’IMO, Kitack Lim – Allo stesso tempo, non è l’obiettivo finale, è per molti versi un punto di partenza per il lavoro che necessita di intensificare ancora di più negli anni e nei decenni che ci attendono. Tuttavia, con la Strategia rivista che è stata concordata, abbiamo una direzione chiara, una visione comune e obiettivi ambiziosi che ci guidano per realizzare ciò che il mondo si aspetta da noi. Soprattutto, è particolarmente significativo avere il sostegno unanime di tutti gli Stati membri. A questo proposito, credo che dobbiamo prestare maggiore attenzione a sostenere i Paesi in via di sviluppo in modo che nessuno sia lasciato indietro“.

I livelli di ambizione che guidano la Strategia sui gas a effetto serra dell’IMO del 2023 sono i seguenti:
– diminuzione dell’intensità di carbonio della nave attraverso un ulteriore miglioramento dell’efficienza energetica rafforzando i requisiti per le nuove navi;

– riduzione delle emissioni di CO2 del trasporto marittimo internazionale, di almeno il 40% entro il 2030, rispetto al 2008;
– adozione di tecnologie, combustibili e/o fonti di energia con emissioni di gas serra pari o prossime allo zero per rappresentare almeno il 5%, puntando al 10% dell’energia utilizzata dal trasporto marittimo internazionale entro il 2030;
– raggiungere il picco delle emissioni di gas a effetto serra del trasporto marittimo internazionale il prima possibile e raggiungere il loro azzeramento entro o intorno al 2050, tenendo conto delle diverse situazioni nazionali e proseguendo al contempo negli sforzi per eliminarle gradualmente come richiesto dall’obiettivo dell’Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale.

Il MEPC 80 ha adottato, inoltre:
– Emendamenti alla Convenzione sulla gestione dell’acqua di zavorra riguardanti la costituzione di un Registro per fornire chiarezza sulle informazioni relative alle operazioni dell’acqua di zavorra che sarebbero registrate dalle navi. Le modifiche entreranno in vigore il 1° febbraio 2025.
– Linee guida per il controllo e la gestione del biofouling delle navi per ridurre al minimo il trasferimento di specie acquatiche invasive.
– Emendamenti all’allegato VI MARPOL che chiariscono la definizione di olio combustibile e definiscono i combustibili gassosi coerenti con il codice IGF. Gli emendamenti stabiliscono inoltre che tutti i carburanti richiedono una bolla di consegna del bunker, escludendo i carburanti gassosi e i carburanti a basso punto di infiammabilità che non sono tenuti a fornire informazioni su densità, contenuto di zolfo e punto di infiammabilità.
– Linee guida sui dispositivi per il trattamento termico dei rifiuti a bordo delle navi.
– Revisione dell’indice di efficienza energetica delle navi esistenti (EEXI) e dell‘indicatore di intensità di carbonio (CII).
– Approccio comune per rendere conto dell’uso dei biocarburanti certificati da uno schema internazionale che soddisfano i criteri di sostenibilità e che forniscono una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra di almeno il 65% rispetto al gasolio nautico (MGO) fossile.
– Linee guida sull’intensità dei gas serra nel ciclo di vita dei combustibili marini” (Linee guida LCA), che stabiliscono i metodi per il calcolo delle emissioni di gas serra dalla produzione alla consegna e dal serbatoio alla scia per tutti i combustibili e altri vettori energetici utilizzati a bordo di una nave.
– Avvio di un processo di lavoro sull’applicazione della cattura e dello stoccaggio o dell’utilizzo del carbonio a bordo, rinviando decisioni in merito alla prossima riunione intersessione del gruppo di lavoro sulla riduzione dei gas a effetto serra.
– Per gestire meglio le operazioni di pesca che contribuiscono ai rifiuti di plastica in mare è stato richiesto un piano specifico per la gestione a bordo degli attrezzi da pesca dei pescherecci.
– Tutela di Aree speciali e Aree di mare particolarmente sensibili: Mar Rosso e Golfo di Aden in vigore dal 1° gennaio 2025; Mar Mediterraneo nordoccidentale al confine con Francia, Italia, Monaco e Spagna, per proteggere le balene dal trasporto internazionale.
– Linee guida riviste per la riduzione del rumore irradiato subacqueo dalla navigazione per affrontare gli impatti negativi sulla vita marina.
– Linee guida per lo sviluppo dell’inventario dei materiali pericolosi ai fini delle operazioni di riciclaggio delle navi.

 

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