La stagione degli uragani

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Proprio in questi giorni è nato Lee, uragano categoria 3 in rapida evoluzione a categoria 4 

 

Il peggioramento meteo di fine agosto sembrava dovesse porre fine alla stagione estiva e invece stiamo ancora vivendo giornate calde e ampiamente soleggiate su gran parte del nostro Paese, che continueranno per l’intero weekend.

All’estremo Sud, tuttavia, le condizioni sono apparse più perturbate per la presenza di un vasto e profondo sistema depressionario, che dallo Ionio si sta spostando verso la Libia. Il suo movimento e i suoi venti a rotazione ciclonica hanno ricordato molto quelli degli uragani nel lontano Atlantico, ovviamente con forza e dimensioni minori.

A proposito di uragani, siamo entrati nel pieno della stagione che più di tutte desta preoccupazione nelle aree caraibiche e dell’Atlantico Occidentale, spesso minacciate da frequenti cicloni tropicali. Proprio in questi giorni è nato Lee, uragano categoria 3 in rapida evoluzione a categoria 4 nell’arco delle prossime 12 ore.

Questo “mostro” si trova al momento a nord-est dei Caraibi, in movimento verso nord-ovest, ma nonostante ciò la sua traiettoria parrebbe risparmiare la Florida e gli Stati principali attorno ad essa, deviando successivamente verso nord, dove perderebbe intensità, declassando a tempesta extra-tropicale verso metà mese. Massima allerta, invece, sulle Isole Bermuda, già colpite dalla tempesta tropicale Idalia nei giorni scorsi.

Infine, è importante sottolineare che la tecnologia ci ha dato strumenti sempre più sofisticati per prevedere e monitorare gli uragani ma senza l’intervento umano non saremmo in grado di gestire queste minacce in modo efficace. La conoscenza delle dinamiche atmosferiche e dell’orografia è fondamentale per poter prevedere e mitigare gli effetti degli uragani.

 

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