Una legge per il clima e per il suolo, fiscalità ambientale, un iter breve e tempi certi per le autorizzazioni, interventi sullenergia e sulla circolarità di produzioni e consumi. Queste alcune misure contenute nel pacchetto di 11 proposte prioritarie – per ridurre i costi e aumentare i vantaggi economici delleconomia di domani decarbonizzata, circolare e rigenerativa presentate ad una platea di oltre 1000 imprenditori della green economy.
Le proposte, approvate dal Consiglio Nazionale della Green economy, sono state lanciate nel corso della giornata inaugurale degli Stati generali della Green Economy, il summit verde organizzato dal Consiglio Nazionale della Green Economy, composto da 68 organizzazioni di imprese, in collaborazione con il MASE e la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.
Eccole di seguito
1.. Semplificare, rendere brevi e certi i tempi per le autorizzazioni. La durata e la complessità delle procedure amministrative rappresentano fattori rilevanti di costo e ostacolo allo sviluppo degli investimenti per la realizzazione e lesercizio degli impianti per la transizione ecologica.
2 Approvare anche in Italia una legge per il clima. In un cambiamento di vasta portata come la transizione climatica ed ecologica, serve un quadro legislativo – certo, stabile, pluriennale.
3. Approvare una legge per la tutela del suolo con misure di adattamento. Laumento della frequenza e dellintensità degli eventi meteorologici estremi (alluvioni e siccità) causato dalla crisi climatica, genera ingenti, e crescenti, danni con enormi costi economici e sociali.
4. Attuare una riforma della fiscalità in direzione ecologica. I prelievi e gli incentivi fiscali hanno un impatto rilevante sui costi delle misure e degli investimenti per la transizione ecologica.
5. Accelerare la produzione di energia da fonti rinnovabili e lelettrificazione nei trasporti, negli usi civili e nellindustria. È urgente arrivare almeno a 10 GW di nuovi impianti per rinnovabili elettriche.
6. Introdurre un sistema efficace di incentivazione per lefficienza energetica degli edifici. Negli edifici (residenziali, del commercio e dei servizi) si consuma la quota maggiore di energia, circa il 45%.
7. Rafforzare la circolarità di produzioni e consumi. Lutilizzo più efficiente dei materiali, pilastro fondamentale di uneconomia più circolare, non genera solo benefici ambientali, ma un rilevante vantaggio economico e competitivo per lItalia.
8. Rafforzare le imprese nazionali con un Piano Nazionale di sviluppo delle filiere produttive per la transizione ecologica.
9. Aumentare la quantità e migliorare la qualità del lavoro e aggiornare le competenze.
10. Migliorare laccesso ai finanziamenti e lattrazione degli investimenti.
11. Potenziare la ricerca e linnovazione. LItalia investe troppo poco in ricerca e sviluppo, l1,6% del Pil, molto meno delle grandi economie europee.