Viva Servizi: approvato il bilancio di previsione 2024

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Al via una nuova stagione per Viva Servizi che guarda al futuro con rinnovato entusiasmo. L’assemblea per l’approvazione del bilancio di previsione 2024 è stata l’occasione per fare la fotografia della vita recente della società, il momento attuale e le prospettive future. E’ stata anche la prima assemblea per il nuovo Presidente Andrea Dotti che nel salutare sindaci e delegati ha chiarito come “Viva Servizi sia un’eccellenza di questo territorio non solo per il servizio che svolge e gli standard qualitativi con i quali lo svolge ma per la virtuosità della gestione e la lungimiranza della programmazione”. L’azienda era stata negli ultimi anni indicata come soggetto deputato ad ampliare i propri servizi includendo anche il comparto ambiente prima del definitivo accantonamento della progettualità. “Un’ipotesi affascinante che avrebbe cambiato decisamente la storia di Viva Servizi – spiega il Direttore Moreno Clementi – ma che per i 7 anni nei quali il dibattito si è articolato ha portato all’allungamento dei tempi nello sviluppo di Viva Servizi”. Nelle more di un percorso che avrebbe portato a raddoppiare il fatturato dell’azienda da 80 a 150 milioni circa e a triplicare il numero dei dipendenti da 350 a circa 1.000 si è reso necessario rinviare alcune decisioni anche in termini di integrazione delle risorse umane. “Ora – insiste Clementi – possiamo riaprire partite rimaste in parte sospese”. Sul tavolo però incombe la conclusione della convenzione trentennale per l’affidamento del servizio idrico integrato fissato da qui a 10 anni circa, al 1 luglio 2033, e il fabbisogno incrementale rispetto agli investimenti ordinari per la rinnovata complessità nella gestione del servizio idrico integrato. “In questi anni – ricorda ancora il Direttore Clementi – abbiamo garantito circa 20-22 milioni di euro di investimenti medi annui, il 2023 si chiude ad oltre 30 milioni, ma il quadro attuale ci fa ritenere che si debba salire ad almeno 40 milioni l’anno per dare al territorio le risposte che chiede ed assumersi quelle responsabilità alle quali non ci siamo mai sottratti”. A questi ingenti investimenti si aggiunge il progetto di oltre 37milioni per la digitalizzazione di cui 14 milioni giunti mediante fondi PNRR ma 23 milioni a carico dell’azienda, che consentirà di ridurre le perdite entro il 2026 al 23%. Nel dibattito con i sindaci resta il tema del leggero aumento della tariffa (7% circa) che preoccupa gli amministratori dei comuni per l’impatto sui cittadini. “A fronte di investimenti di questa entità rispondenti ai nuovi sfidanti obiettivi a partire da un modello di efficienza dell’azienda di tipo europeo – conclude Clementi – dobbiamo ricordare che la nostra tariffa di 1,6 euro al metrocubo di acqua rispetto agli standard europei è significativamente bassa e tutti concordiamo che le tariffe vadano adeguate nella misura minima possibile proseguendo però a comunicare puntualmente al cittadino cosa si stia facendo per migliorare il servizio”. Nel 2024 la pianta organica di Viva Servizi salirà a 385 unità introducendo 28 nuove risorse in parte per sostituire i colleghi andati in pensione e in parte per colmare le deficienze evidenziatesi in questi anni, introducendo anche 9 risorse a tempo determinato dedicate esclusivamente al progetto di digitalizzazione. Nel 2024 inoltre verrà realizzato l’articolato progetto che sarà proposto all’Assemblea Ato e poi ad Arera di proroga della convenzione trentennale in essere come già accaduto in altri due casi in italia. Il bilancio di previsione individua ricavi che sfioreranno gli 82 milioni e il cui incremento di oltre 4 milioni sarà assorbito dagli ammortamenti.

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