Infortuni lavoro: “ I dati non possono farci abbassare la guardia”

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“I dati INAIL 2023, anche se provvisori, ci dicono che calano gli incidenti mortali in itinere, ma non quelli sui luoghi di lavoro, che passano da 722 a 745. Questo significa che anche se il numero complessivo diminuisce e cala in alcuni settori, non possiamo abbassare la guardia, perché ogni morto sul lavoro ferisce la coscienza civile del paese”. Lo ha dichiarato l’onorevole Chiara Gribaudo (Pd), Presidente della commissione d’Inchiesta sulle condizioni del lavoro in Italia della Camera dei Deputati a commento dei dai usciti oggi dall’INAIL sui primi 11 mesi del 2023.

“Dobbiamo poi tener conto dell’aumento delle denunce delle malattie professionali, 67.094 nei primi 11 mesi del 2023, oltre 11mila in più rispetto allo stesso periodo del 2022. Il dato di per se non è preoccupante, perché è indice anche di una consapevolezza crescente rispetto ai rischi e alle conseguenze negative che possono scaturire dal lavoro. Ma questo richiede un impegno di tutte le istituzioni per garantire luoghi e tempi di lavoro sani, che non mettano a rischio la salute di lavoratori e lavoratrici, sopratutto attraverso la diffusione di una nuova cultura del lavoro più attenta ai diritti” ha aggiunto la deputata dem.

 

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