Organizzato dall’Associazione Marchigiana Iniziative Artistiche e forte del successo ottenuto nella scorsa edizione, l’edizione 2023 del Premio Marche – Biennale d’arte contemporanea, tra le più note e significative manifestazione d’arte del centro Italia e di maggiore rilevanza e tradizione storica tra quelle nelle Marche, sta per giungere al giro di boa.
Venerdì 1° marzo alle ore 17,30 al MARV – Museo d’arte Rubini Vesin di Gradara (PU), si inaugurerà la mostra monografica dal titolo “Intorno allo Stato dell’arte nelle Marche”, curata dallo storico dell’arte Andrea Carnevali e dal critico e giornalista d’arte Cecilia Casadei, che proseguirà fino al prossimo 9 giugno. Si tratta di una mostra monografica che sarà una rivisitazione degli artisti marchigiani presenti alla Sezione Regioni d’Italia della Biennale di Venezia del 150° dell’Unità d’Italia, secondo una scelta di artisti corrispondenti al taglio critico del Comitato Scientifico.
Nel frattempo ci sarà tempo fino al 3 marzo per visitare la mostra dal titolo “Under Raffaello”, curata dal saggista, giornalista e storico dell’arte Camillo Langone, allestita alla Galleria Civica d’Arte Albani di Urbino, che propone il meglio dell’odierna pittura degli artisti italiani con meno di 37 anni, l’età in cui morì Raffaello.
Dopo l’inaugurazione a Palazzo Ducale di Urbino, sede della Galleria Nazionale delle Marche, dello scorso novembre, alla fine saranno oltre sei mesi di arte contemporanea – marchigiana e non – per una manifestazione che, grazie al Comitato Scientifico (formato da Stefano Brachetti, Bruno Ceci, Gualtiero De Santi, Fabio Mariano+, Stefano Papetti, Stefano Tonti e Arianna Trifogli) e alla curatela di Andrea Carnevali, Cecilia Casadei e Camillo Langone arricchiranno anche l’offerta storico-artistica nel programma di Pesaro Città Capitale italiana della cultura nel 2024.
L’ingresso ad entrambe le mostre è libero.
La mostra monografica di Gradara
e presentazione del catalogo
La seconda tranche dell’edizione 2023 del Premio Marche, curata dallo storico dell’arte Andrea Carnevali e dal critico e giornalista d’arte Cecilia Casadei, sarà costituita dalla mostra monografica dal titolo “Intorno allo Stato dell’arte nelle Marche” che si terrà dal 1° marzo fino al 9 giugno 2024 al MARV – Museo d’arte Rubini Vesin di Gradara (PU). In questa particolare sezione del Premio Marche si cercherà di riflettere sull’apporto marchigiano alla storia dell’arte contemporanea individuato tra quegli artisti marchigiani presenti nella Sezione regionale delle Marche alla Biennale di Venezia del 150° dell’Unità d’Italia. Attraverso una selezione ponderata degli artisti e con criteri di disciplinata scientificità, il progetto diventa un contribuito alla storiografia artistica contemporanea dato dalle Marche, regione caratterizzata da importanti flussi artistici e da personalità di spicco, luogo fertile di produzione artistica che merita un più approfondito esame di alcuni aspetti dei valori estetici e culturali prodotti ai giorni nostri.
Organizzata a Gradara, in una sede prestigiosa, la mostra affronterà due filoni analitici di opere occupandosi di una rilettura aggiornata al decennio successivo nella considerazione di alcune linee stilistiche e tematiche (con una selezione degli di artisti presenti), sviluppate secondo il seguente taglio analitico individuato dai curatori: Dalla tradizione ai nuovi linguaggi e dalle parole alle immagini (Andrea Carnevali) e Linguaggi e poetica dalla evocazione della Natura e nuove prospettive (Cecilia Casadei).
Di seguito le liste degli artisti invitati: (curatela Andrea Carnevali) Walter Angelici, Ezio Bartocci, Alfredo Bartomeoli, Antonio Battistini, Sirio Bellucci, Claudio Boccolacci, Simona Bramati, Patrizia Calovini, Elia Cantori, Fabrizio Carotti, Leonardo Cemak, Bruno Cerboni Bajardi, Giorgio Cutini, Bruno D’Arcevia, Francesca Gentili, Paolo Gubinelli, Rossano Guerra, Bruno Mangiaterra, Giorgio Mercuri, Riccardo Piccardoni, Nino Ricci, Stefano Solimani, Rita Vitali Rosati, Abel Zeltman; (curatela Cecilia Casadei) Federica Amichetti, Ubaldo Bartolini, Renato Bertini, Mauro Brattini, Adriano Calavalle, Carlo Cecchi, Lorenzo Cicconi Massi, Giulia Corradetti, Silvio Craia, Umberto Franci, Alessandro Giampaoli, Tonino Guerra, Eriberto Guidi, Carlo Iacomucci, Mario Logli, Giorgio Matteini, Sandro Pazzi, Oscar Piattella, Mario Sasso, Athos Sanchini, Stefano Tonti, Sandro Trotti, Valeriano Trubbiani, Walter Valentini.
Nell’occasione verrà presentato il catalogo dell’intera Rassegna edito da Silvana Editoriale.
Ultimi giorni per la rassegna nazionale di Urbino
Curata dal saggista, giornalista e storico dell’arte Camillo Langone, la mostra dal titolo “Under Raffaello” – oltre a ricordare il luogo in cui si svolge, Urbino, e il suo artista più emblematico, Raffaello – fino al 3 marzo 2024 alla Galleria Civica d’Arte Albani di Urbino propone il meglio dell’odierna pittura degli artisti italiani con meno di 37 anni, l’età in cui è morto Raffaello. In mostra saranno presenti opere di pittura (per non disperdere lo sguardo in una precaria attenzione alle tante espressioni dello sconfinato mondo dell’arte contemporanea.), di giovani artisti italiani e/o operanti in Italia, con opere realizzate appositamente o dipinte nei dodici mesi precedenti la manifestazione.
Questo l’elenco degli artisti invitati: Mattia Barbalaco (Vibo Valentia 1999), Nicola Bindoni (Mirano VE 1999), Chiara Calore (Abano Terme PD 1994), Edoardo Cialfi (Marsciano PG 1993), Erica Conti (Imola BO 1991), Francesco De Prezzo (Lecce 1994), Angela D’Ospina (Taranto 1987), Giulia (Pasa) Frascari (Bologna 1992), Rachele Frison (Desio MB 1995), Leonardo Gambini (Ancona 1994), Jacopo Ginanneschi (Castel del Piano GR 1987), Miriana Lallo (Melfi PZ 1998), Giulia Mangoni (Isola del Liri FR 1991), Elisabetta Marino (Palermo 1989), Elia Mauceri (Firenze 1987), Matteo Messori (Reggio Emilia 1993), Dario Nanì (Modica RG 1993), Giulia Osella (Ivrea TO 1989), Silvia Paci (Prato 1990), Samuele Pigliapochi (Jesi AN 1987), Nicola Vincenzo Piscopo (Napoli 1990), Greta Pllana (Durazzo Albania 1992), Davide Quartucci (Senigallia AN 2000), Luca Rubegni (Roma 1993), Domenico Ruccia (Terlizzi BA 1986), Giuseppe Sciortino (Palermo 1988), Lorenzo Tonda (Fiesole FI 1992), Vittorio Valiante (Napoli 1991), Giuseppe Vassallo (Palermo 1990), Maria Giovanna Zanella (Schio VI 1991)
Nella stessa sede, e per lo stesso periodo, la mostra sarà completata dall’esposizione delle opere degli artisti vincitori dell’Edizione Regionale del Premio Marche 2022, ovvero Renato Bertini, Marco Cingolani, Alessandro Gagliardini, Simone Massi, Davide Monaldi, Oscar Piattella, Emanuele Scorcelletti e Andrea Silicati.
Un po’ di storia
Fin dall’esordio, con la prima edizione del 1957 (grazie alla dedizione di Alfredo Trifogli, storico promotore e Presidente), e per tutti gli anni Novanta il Premio Marche si è affermato come una tra le rassegne più significative del secondo Novecento (dietro solo alle grandi manifestazioni come la Biennale di Venezia, la Quadriennale di Roma e la Triennale di Milano), annoverando tra i suoi curatori, critici quali Mariano Apa, Barilli, Calvesi, Caramel, Crispolti, Dania, De Micheli, De Santi, Dorfles, Fagone, Ginesi, Di Genova, Sandra Orienti, Toni Toniato, ecc., e con la partecipazione di quasi la totalità dei maggiori artisti del Novecento, come Luigi Bartolini, Burri, Cagli, Campigli, Capogrossi, Casorati, Ciarrocchi, Cintoli, Cucchi, Bruno da Osimo, D’Arcevia, Fazzini, Dante Ferretti, Galliani, Gilardi, Mattiacci, Migneco, Peschi, Peruzzi, Scipione, Severini, Sironi, Tulli, Tamburi, Vangi, Trubbiani, per citarne solo alcuni, elenco che, tra i tanti menzionabili, risulta estremamente incompleto.
Dopo l’ultima edizione del 1999 alla Mole Vanvitelliana di Ancona, il Premio Marche è tornato alla ribalta delle attività espositive nelle Marche e in Italia con l’Edizione regionale del 2018 e quella nazionale del 2021 allestite al Forte Malatesta di Ascoli Piceno, quest’ultima curata da Andrea Bruciati Il tempo, lo sbaglio, lo spazio: Gino De Dominicis, e con la monografica Omaggio a Cecco d’Ascoli, a cura di Stefano Papetti, con la presenza di opere di molti tra i maggiori e più importanti artisti italiani del ‘900 e contemporanei.
Nel dare continuità alla Rassegna (che prevede di approdare con cadenza biennale in ogni diversa città delle Marche), il progetto della presente Edizione Nazionale è previsto negli spazi espositivi più prestigiosi della città di Urbino (e del pesarese), dopo la Rassegna Regionale del 2022 presentata al Palazzo Ducale e alla Galleria Comunale d’Arte Albani di Urbino.
Mostra promossa da
AMIA – Associazione Marchigiana Iniziative Artistiche; Regione Marche – Assessorato alla Cultura; in collaborazione con Comune di Urbino – Assessorato alla Cultura; Comune di Gradara – Assessorato alla Cultura
Comitato Scientifico e curatori
Stefano Brachetti, Bruno Ceci, Gualtiero De Santi, Fabio Mariano+, Stefano Papetti, Stefano Tonti, Arianna Trifogli
Curatori: Bruno Ceci, Andrea Carnevali, Cecilia Casadei Camillo Langone
Comitato Esecutivo
Giuseppe Balduini (Direttore Galleria Civica Albani, Urbino), Luca Baroni (Direttore MARV, Gradara), Anna Biagetti, Federica Lazzarini (Amia) Gianmaria Pennesi, Arianna Trifogli
Enti istituzionali
Patrocini e partner: Comune di Urbino, Comune di Gradara, Galleria Nazionale delle Marche, MARV Gradara, Università degli studi “Carlo Bo” Urbino, Accademia Belle Arti Urbino, Scuola del Libro Urbino, Fondazione Marche Cultura
Adesioni: Camera di Commercio delle Marche, Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, Accademia Raffaello Urbino, Lions Club Urbino, Vivere con l’Arte Urbino, Gradara Innova, Rete Museale Marche Nord, Gradara Capitale del Medioevo, Rocca di Gradara, Pesaro 2024 Capitale Italiana della Cultura