La crisi mediorientale e la portualità adriatica: quali possibili scenari economico – giuridici?

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 Attraverso il canale di Suez transita una quota importante del commercio mondiale. L’acuirsi della crisi mediorientale e, in particolare, gli attacchi al traffico commerciale verso Suez, stanno provocando importanti ripercussioni sui flussi che dal far east sono diretti al mediterraneo. Se l’attuale situazione di scarsa sicurezza dovesse protrarsi, i porti che ne risentirebbero di più sarebbero quelli adriatici.

Il porto di Trieste da alcuni anni ha avviato il recupero del suo ruolo chiave nel trasporto delle merci da e per il centro Europa: è possibile che il prolungamento, o l’eventuale aggravamento, della crisi mediorientale costringa a rivedere le previsioni di sviluppo del nostro porto?

L’Università di Trieste vanta competenze trasversali in materia di trasportistica, con la tavola rotonda “La crisi mediorientale e la portualità adriatica: quali possibili scenari economico – giuridici” si fa parte attiva del dibattito.

PROGRAMMA

Indirizzo di saluto

Gian Paolo Dolso, Direttore IUSLIT

Introduce e conclude

Massimo Campailla, professore di Diritto della navigazione e dei trasporti, UniTS

Coordina

Alberto Bollis, Vicedirettore Gruppo Nord Est Multimedia

Si confronteranno sul tema:

Zeno D’Agostino, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale Porti di Trieste e Monfalcone

Giuseppe Borruso, professore di Geografia economico – politica UniTS

Giovanni Longo, professore di Ingegneria dei trasporti UNITS

Stefano Mazzitelli, Direttore Mercato Business Open Fiber Spa

Luca Sisto, Direttore Generale Confitarma

Marco Spinedi, Presidente Interporto Bologna Spa

Stefano Visintin, Presidente Confetra FVG

Stefano Zunarelli, professore di Diritto della navigazione, Università di Bologna

 

Università degli Studi di Trieste 28 febbraio 2024 ore 14.45 Aula Bachelet, I° piano Edificio A Piazzale Europa 1

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