Un nuovo studio, commissionato da Getting to Zero Coalition (piattaforma del Global Maritime Forum) alla società ingegneristica Arup, prevede che la transizione del settore marittimo verso i carburanti alternativi potrebbe portare fino a 4 milioni di nuovi posti di lavoro (green jobs) entro il 2050, praticamente il doppio del numero di marittimi che oggi prestano servizio nel mondo. Getting to Zero Coalition spiega la forte connessione tra decarbonizzazione dello shipping e creazione di nuovi posti di lavoro, la maggior parte dei quali sarà probabilmente legata all’espansione della capacità di produzione di energia rinnovabile e avverrà nel corso del prossimo decennio a seguito degli ingenti investimenti di capitale in infrastrutture previsti. Inoltre, la creazione di posti di lavoro potrà svilupparsi nelle tre fasi principali della catena di approvvigionamento: generazione di energia rinnovabile, produzione di idrogeno e produzione di carburante elettronico. L’analisi, Green Jobs e Maritime Decarbonisation, si concentra sull’energia rinnovabile e sulla produzione di carburante legata agli e-fuel, ipotizzando che gli e-fuel diventino la fonte di energia primaria per la navigazione internazionale. In questo scenario, sarebbero necessari fino a 3,2 trilioni di sterline di investimenti per sostenere lo sviluppo di infrastrutture rinnovabili, produzione di idrogeno e impianti di produzione di carburante per l’e-ammoniaca per la navigazione.
