Si sono conclusi, con la pubblicazione delle classifiche questa mattina, gli eventi statici di Formula SAE Italy, che vedono coinvolti i team di tutte le classi di partecipazione (1CV, vetture a combustione; 1E, vetture elettriche; 1DV, vetture driverless e Classe 3, progetto della vettura senza prototipo) nelle prove del Business presentation event, Design event e Cost event.
Dal momento che l’evento non si è ancora concluso, le classifiche sono state rese note senza rivelare il posizionamento sul podio dei vincitori dei finalisti, riportati nelle rispettive classifiche in ordine casuale. I vincitori delle prove statiche verranno infatti proclamati domani, in occasione della cerimonia di chiusura delle 20.30.
Nel Business presentation event, gli studenti in gara sono chiamati a simulare una presentazione della vettura proposta davanti a una platea di potenziali investitori. I team espongono, quindi, un piano di business e cercano di convincere il pubblico a investire nel loro progetto. L’auto che portano in gara, infatti, dev’essere potenzialmente commercializzabile. Di qui, lo studio del business model che intendono utilizzare per analizzare il cliente e il mercato, dei canali di marketing e di comunicazione, fino alle classiche analisi economico-finanziarie (return on investment, punto di pareggio) e a una specifica richiesta di investimento alla giuria, suddivisa, quest’anno, in 4 commissioni.
A livello di regolamento, quest’anno sono state apportate due modifiche sostanziali: è stato eliminato lo stage intermedio, che si svolgeva online, ed è stato eliminato l’executive summary nello stage 1.
La fase 1, il “Racing Elevator Pitch”, consiste nella presentazione di un video di 90 secondi, con cui i team devono convincere la giuria ad approfondire l’analisi del progetto che presentano. Il video viene valutato sia dal punto di vista della realizzazione che dal punto di vista delle informazioni relative al business case.
I team ammessi alla fase 2 affrontano la vera e propria presentazione del Business Plan, della durata di 10 minuti, di cui fa parte anche uno specifico Deep Dive Topic – argomento deciso dai Coordinatori della giuria, comunicato ai team con anticipo, con l’intento di favorire lo sviluppo di soluzioni creative e innovative su temi chiave nell’evoluzione del mercato auto – e che è seguita da una sessione di domande e risposte. Ovviamente la delivery, ovvero la performance espositiva, e i visual aids, ovvero gli strumenti visivi impiegati, continuano a rappresentare punti importanti nella valutazione complessiva, insieme alla capacità di rispondere alle domande.
Il punteggio massimo per questa prova nel suo complesso è 75 sui 1.000 punti totali della competizione.
La classe delle vetture elettriche ha mostrato un livello elevatissimo, con diversi team eligibili per la finale, come confermano i risultati ottenuti da questi team in eventi precedenti.
Nella classe delle vetture endotermiche, composta da un numero inferiore di team, il livello di innovazione tecnologica presentato è stato più basso, trattandosi di una tecnologia matura. In compenso, il business plan di diversi team presentava idee molto innovative. Inoltre, rispetto all’elettrico è notevolmente aumentata l’internazionalità dei team, in particolare provenienti da quei Paesi in cui il motore a combustione è ancora una tecnologia emergente.
Nel dettaglio, nella classe 1CV, i team finalisti sono Bengawan Formula Student Team UNS dell’Università Sebelas Maret, MoRe Modena Racing Hybrid dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Sapienza Corse di Sapienza Università di Roma.
Per quanto riguarda la Classe Driverless (1DV), i finalisti sono Firenze Race Team dell’Università degli Studi di Firenze, FS Team Tallinn di Tallinn TU/UAS e UniNa Corse – Squadre Corse dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Nella Classe 1EV (vetture elettriche), il team Joanneum Racing Graz di UAS Graz va in finale insieme al team ISC FS Racing Team della ICAI-Comillas Pontifical University e Dynamics e.V. di OTH Regensburg.
Nella Classe 3 (presentazione del solo progetto della vettura), in finale troviamo AAM Driverless Racing Team della Arab Academy for Science, Technology and Maritime Transport , Salento Racing Team dell’Università del Salento e l’Università di Bologna con il team UniBo Motorsport Hybrid. Si spera che il prossimo anno questi team possano partecipare all’evento con il prototipo della vettura per vedere che cosa saranno riusciti a realizzare.
Passando al Design event, una delle prove più sentite dagli studenti, con un punteggio massimo di 150 punti (sui 1.000 complessivi), ad essere premiato da una giuria di esperti del mondo automotive – suddivisa in dieci commissioni (5 per la Classe 1EV, 3 per la Classe 1CV e 2 per la Classe 1DV) formate da progettisti di livello – è il lavoro ingegneristico che sta dietro alla vettura.
Dallo scorso anno, il regolamento di questa prova risulta omogeneo a quello delle altre manifestazioni europee, in modo da consentire ai team di partecipare a più eventi in Europa senza dover apportare modifiche alla documentazione tecnica e alla vettura. La valutazione della giuria si basa sulle categorie classiche: sospensioni, telaio, motore, ma viene valutato anche il modello.
di management tecnico della squadra e assegnati alcuni punti al grado di creatività e innovazione dell’idea progettuale.
Grande attenzione è riservata alle finali: dopo il confronto diretto dei giudici con gli studenti nei pit, 3 team della Classe 1CV e 3 team della Classe 1EV vengono selezionati per parteciparvi. E’ il momento in cui le migliori vetture vengono presentate pubblicamente e tutti i giudici hanno l’opportunità di osservarle da vicino e confrontarle direttamente.
In quest’edizione del Design event, il livello tecnico generale, sia per i team endotermici che elettrici, è elevato e denota il fatto che l’evento – a differenza degli ultimi anni, in cui si svolgeva a luglio – è a fine stagione, con molte vetture che hanno già partecipato ad altre Formula Student. In particolare, l’ormai consolidata tendenza verso l’elettrico ha causato una massiccia migrazione di molti team in questa categoria, con notevoli miglioramenti nelle performance: i primi dieci team della classe 1EV hanno infatti superato i 120 punti.
Tra gli italiani, si sono distinte le Università di Roma La Sapienza, di Modena e Reggio Emilia, Trento e Bologna.
Nella classe 1EV tre team storici hanno confermato un ottimo risultato, classificandosi in finale: TU Graz Racing Team della Graz University of Technology e eForce Prague Formula della Czech Technical University in Prague – meritevoli anche di aver integrato il sistema di guida autonoma nella vettura – e FS Team Tallinn di Tallinn TU/UAS.
Tra i team con una vettura più tradizionale, nella Classe 1CV, sebbene il livello medio sia stato leggermente inferiore per via dello spostamento di molti team verso l’elettrico, si sono distinti MoRe Modena Racing Hybrid dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Aixtreme Racing di UAS Aachen e Sapienza Corse di Sapienza Università di Roma.
Nella classe 1CV sono ammesse, dallo scorso anno, anche le motorizzazioni ibride non plug-in. Rispetto all’esordio del 2023, si sono viste delle realizzazioni interessanti, in particolare quella dell’Università di Roma La Sapienza, arrivata in finale dopo che lo scorso anno aveva presentato il solo progetto della vettura.
Nella Classe 3, i progetti più interessanti sono stati quelli di UniBo Motorsport Hybrid dell’Università di Bologna, di FSAE Driverless Padova dell’Università degli Studi di Padova e del team AAM Racing Team della Arab Academy for Science, Technology and Maritime Transport.
Nella Classe 1DV, il punteggio del Design Event è di 200 punti, rispetto ai 150 delle altre classi, punti assegnati in base allo sviluppo dell’autonomous system e non alla progettazione del veicolo.
Rispetto agli anni precedenti, si evidenzia un’ulteriore crescita, sia a livello medio che di top team, segno che gli studenti sono propensi a continuare ad investire nello sviluppo di queste tecnologie. Anche l’introduzione della possibilità, a partire da questa edizione, di poter competere nella doppia classe di partecipazione 1DV + 1EV ha portato i top team ad iscriversi nella classe driverless, alzando così il livello generale della competizione.
Passando ai finalisti, FS Team Tallinn di Tallinn TU/UAS e eForce Prague Formula della Czech Technical University in Prague hanno presentato due vetture di livello molto elevato sia per il veicolo in sé che per il sistema di guida autonoma, dimostrando quindi di avere un livello di comprensione della vettura molto buono, così come UniNa Corse – Squadra Corse dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, che ha presentato un’ottima vettura mostrando un’evoluzione positiva rispetto agli passati.
Infine, il Cost Event (che vale 100 punti su 1.000 complessivi), rinnovato nel 2019 sul modello del Regolamento FSG, si concentra sull’analisi dei Cost report – prodotti dai team non più su tabelle contenenti costi standard, come in precedenza, ma basati su propri processi di costificazione. Anche quest’anno è presente il “real case scenario”: è stata posta una challenge su un argomento di fantasia, correlato alla vettura che il team ha prodotto, per valutare con un approccio interdisciplinare le competenze tecnico-economiche della squadra. Il tema, unico per tutti, simula l’adattamento della vettura alle novità regolamentari di Formula 1 per il 2026, invitando gli studenti a stimare costi e impatto carbon footprint.
La prova del Cost Event è simile ad una tesi in economia sulla vettura, senza però dimenticare alcuni importanti aspetti di natura tecnica e produttiva. I team creano le proprie tabelle e devono illustrare ai giudici il modo in cui le hanno create, spiegando le metodologie ed evidenziando le fonti verificabili e attendibili da cui hanno ottenuto i dati di base. Tra le altre categorie di valutazione, spicca, il cost understanding. Quest’ultima abilità viene valutata sia attraverso l’esame di un documento preparato dai team prima dell’evento (Cost explanation file), sia attraverso un processo di Q&A durante il confronto diretto. In generale, agli argomenti legati al costo della vettura in senso stretto, si aggiungono alcune tematiche oggi di grande rilevanza: l’impatto ambientale della vettura e della sua produzione e smaltimento, le decisioni di make or buy, la stima delle differenze tra produzione prototipale e produzione di massa e alcuni elementi significativi di pianificazione delle risorse e di gestione del rischio.
La giuria Cost è composta da una trentina di membri, suddivisi in 5 commissioni, che visitano ogni singolo team direttamente al suo box. Si conferma anche per quest’edizione una giuria internazionalizzata, che comprende 4 continenti diversi: hanno partecipato due giudici indiani, un giudice croato, uno sloveno, uno di origine brasiliana, un giudice pakistano, uno camerunense e, per la prima volta, un giudice egiziano.
La competizione più spinta riguarda la classe delle vetture elettriche, che ha visto molte squadre ottenere punteggi elevati. Questo ha comportato, in sede di calibrazione, un confronto all’interno della giuria al fine di validare i giudizi espressi durante le ispezioni dalle rispettive commissioni.
Si è percepito un importante sforzo da parte dei team italiani, che stanno aumentando di numero con diversi atenei presenti per la prima volta e che sempre più vedono in questo evento un’occasione per elevare il proprio livello di preparazione. Anche quest’anno, infine, alcuni team hanno sorpreso per il salto di qualità fatto rispetto agli anni passati, anche alla luce dei feedback ricevuti dai giudici durante l’edizione precedente.
La rosa dei primi tre classificati della Classe 1CV comprende: Sapienza Corse di Sapienza Università di Roma, Bengawan Formula Student Team UNS dell’Università Sebelas Maret e il team Formula Racing Team della University of Cyprus. Nella Classe 1EV sono in finale il team HAWKS Racing e.V. di HAW Hamburg, FS Team Tallinn di Tallinn TU/UAS e Joanneum Racing Graz di UAS Graz. Tra i finalisti della Classe 3, Salento Racing Team dell’Università del Salento, il team UniBo Motorsport Hybrid dell’Università di Bologna e AAM Driverless Racing Team della Arab Academy for Science, Technology and Maritime Transport. Infine, nella Classe 1DV, sono FS Team Tallinn di Tallinn TU/UAS, CURE Mannheim e.V. di DHBW Mannheim e eForce Prague Formula della Czech Technical University in Prague, a riportare i migliori risultati.
Un ultimo elemento da sottolineare è che Formula SAE Italy, più che come una competizione, si definisce come un evento formativo-didattico. Di qui, l’importanza della sessione dei feedback sugli static events ai ragazzi – tenutasi oggi dalle 9.30 alle 12.45 – in cui le commissioni di giudici che hanno giudicato i vari team hanno avuto un colloquio individuale con coloro che ne hanno fatto richiesta, volto a fornire spunti di miglioramento che, anno dopo anno, i team hanno mostrato di saper recepire e introdurre nelle proposte della competizione successiva.