Per Brunetta l’idea migliore per avvicinare giovani e p.a e’ un gioco

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Per Brunetta l\’idea migliore per avvicinare giovani e p.a e\’ un gioco. Il ministro ha premiato i vincitori della seconda edizione del concorso organizzato dalla Bocconi \’Dai voce alle tue idee\’, che chiedeva agli studenti universitari italiani di proporre progetti per migliorare la pubblica amministrazione. Un gioco scaricabile sul proprio cellulare, con cui simulare la gestione del front office di un ufficio pubblico, come la segreteria di una facoltà universitaria o uno sportello della regione, accumulando punti e partecipando a un concorso a premi sul sito dell’ente in questione. È l’idea di “La P.A. si mette in gioco. E tu?”, l’elaborato premiato oggi in Bocconi dal ministro Renato Brunetta tra i cinque finalisti della seconda edizione del concorso, organizzato dall’ateneo, “Dai voce alla tue idee”, che chiedeva ai ragazzi delle università italiane di presentare progetti chiavi in mano per il miglioramento e il recupero di efficienza della p.a. e al quale hanno partecipato complessivamente 590 studenti. La premiazione di Marco Cresta, Alessandro Del Ponte, Emanuele Palmese, Gabriele Piccione e Enrico Santolini, autori dell’elabo! rato, è avvenuta durante il convegno “Un anno di riforme del settore pubblico” nell’ambito della XV giornata Clapi (Corso di laurea in economia delle amministrazioni pubbliche e delle istituzioni internazionali). Ai vincitori, uno stage presso il ministero per la Pubblica amministrazione e l’innovazione.
Il gruppo di cinque ragazzi, due bocconiani al primo anno della laurea magistrale Clapi (Cresta e Palmese) e tre studenti dell’Università di Genova, hanno immaginato quale potesse essere il modo più semplice, nell’ottica di un progetto economicamente fattibile, per avvicinare i giovani alla pubblica amministrazione. Il risultato è stato un gioco da scaricare sul cellulare: “Si tratta di un gestionale in cui, ad esempio, il giocatore deve gestire orari, numero di addetti e altri parametri di un ufficio di informazioni per il pubblico, come potrebbe essere una segreteria di facoltà”, spiega Emanuele Palmese. “Parallelamente all’accumulo di punti attraverso l’applicazione mobile, il giocatore può ottenere ulteriore punteggio attraverso la risposta ad alcune domande, sul sito internet dell’ente che propone il gioco, sulla conoscenza dell’ente stesso e dei suoi servizi, per vincere un co! ncorso a premi”. Ecco il punto: grazie a queste domande migliora la conoscenza della p.a. da parte dei giovani, ma, al contempo, migliora anche la conoscenza delle necessità dei ragazzi da parte della pubblica amministrazione. Un gioco, e delle domande, che permettono dunque uno scambio reciproco di informazioni. “I vantaggi di questo progetto”, aggiunge Marco Cresta, “sono l’economicità, la facile replicabilità per qualsiasi tipo di Ente e la velocità di realizzazione”.
Alla seconda edizione del concorso, quest’anno esteso agli studenti di tutte le università italiane, hanno partecipato 590 studenti di 42 atenei, divisi in 130 gruppi composti da 3-5 persone ciascuno. E le facoltà che hanno risposto all’appello sono le più varie: più rappresentate Economia e management (58% degli iscritti) e Giurisprudenza (14%), ma non sono mancati, tra gli altri, studenti da Scienze politiche (4%), Informatica (3%), Ingegneria (3%), e persino Psicologia (3%), Medicina e biotecnologie (2%), Disegno industriale (2%) e Lettere (1%). Gli 84 gruppi partecipanti non bocconiani sono arrivati da tutta Italia e la presenza delle università del Sud è stata rilevante: hanno partecipato 18 gruppi dalle università della Puglia, 13 da quelle campane e 12 dalla Sicilia. Mentre 9 gruppi provenivano dalla Lombardia, 8 dall’Emilia, 7 dal Lazio, 3 gruppi erano calabresi, 3 marchigiani, 3 sardi, 2 piemont! esi e 2 trentini. Infine, 4 gruppi provenivano rispettivamente dalla Liguria, dalla Toscana, dal Friuli e dall’Abruzzo.
“La Pubblica Amministrazione”, afferma Giovanni Valotti,direttore della Scuola universitaria della Bocconi e ordinario di Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche, “ha bisogno di idee nuove, di menti giovani e fresche. Il concorso promosso dalla Bocconi ha dato la possibilità agli studenti di esprimere la loro creatività proponendo progetti che possano essere concretamente realizzati, puntando alla modernizzazione, al recupero dell’efficienza del sistema ed a servizi migliori per i cittadini. I giovani hanno risposto all’appello con entusiasmo e questo deve essere uno stimolo per le p.a. alla valorizzazione di queste energie e per le Università a offrire corsi che avvicinino al settore pubblico gli studenti più capaci e motivati”.

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