Eva Kottrova, sommelier – opinionista, promuove il “Made in Marche”

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Eva Kottrova, curatrice e conduttrice di rubriche dedicate all’enogastronomia e all’agroalimentare di qualità su testate e network Ungheresi e Slovacchi, promuove il prodotto marchigiano a Budapest con un ciclo di disamine a tema “La cultura italiana dell’eccellenza nelle produzioni di nicchia” e presentazioni di prodotti territoriali di livello elevato nei templi dell’enogastronomia magiara. Le sue rubriche di docenza enogastronomica sulla condivisione dei saperi e dei sapori nella multiculturalità, tradotte in due lingue, sul network ungaro-slovacco netBarátnő, trattano l’espressione più elevata delle produzioni di nicchia marchigiane e, le sistematiche presentazioni dei prodotti meritevoli di attenzione ai responsabili acquisti di gamma elevata, fanno conoscere le realtà della nostra Regione collocate in un posizionamento verticistico di mercato. Ristoranti stellati, hotel internazionali, compagnie di navigazione, circoli esclusivi concorrono alla composizione del target individuato per la presentazione del “Made in Marche”.
Distribuite copie del volume “Il Verdicchio dei Castelli di Jesi” edito in due lingue da Edizioni Gabbiano di Ancona, ampio reportage sulle aziende produttrici e sul vitigno autoctono delle colline marchigiane contestualizzato nell’ambito di una esaustiva descrizione dei paesi vocati alla produzione nell’entroterra della provincia di Ancona.
Ampio e lusinghiero apprezzamento è stato espresso dalle istituzioni locali, dagli operatori di settore, dagli editori che pubblicano le sue rubriche sulla stampa estera e soprattutto dai potenziali compratori che stanno poco a poco appassionandosi ad alcuni prodotti marchigiani assolutamente compatibili con i gusti dei popoli che si affacciano sulle sponde del Danubio.
Raramente capita di entusiasmare il Gotha della ristorazione e dell’enogastronomia mitteleuropea, in virtù delle reminiscenze dei passati fasti asburgici, ma la sommelier Eva Kottrova è riuscita nell’intento di far apprezzare le scelte ponderate di una sua personalissima selezione del prodotto marchigiano di nicchia abbinandolo ai sapori graditi dagli Ungheresi e dagli Slovacchi.
Ospite di Circoli Culturali Magiari in Budapest, ha illustrato la filosofia d’impresa e la capacità di produrre esclusività nel tessuto imprenditoriale italiano da parte di alcune aziende vocate alla percezione olistica del sublime nell’attuale scenario competitivo dell’euroera della globalizzazione dei mercati.
Follow up in Budapest, per una tappa ulteriore dopo lo start up iniziale dello scorso anno, del progetto di marketing simbiotico che la bella sommelier-opinionista sta proponendo al settore horeca delle città cosmopolite e delle megalopoli con la crescita economica più accentuata, oltre promuovere il concept del sistema Italia nel fare impresa.

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