Benvenuto Italo, benvenuta concorrenza

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Liberalizzazione del sistema ferroviario? Yes, we can. Questo potrebbe essere il motto del Nuovo Trasporto Viaggiatori (NTV), la società privata fondata da Luca di Montezemolo, Diego della Valle, Gianni Punzo e Giuseppe Sciarrone che si prepara a sfidare Ferrovie dello Stato sul fronte dell’Alta velocità, a partire da settembre 2011. A sfrecciare sulle rotaie italiane saranno 25 treni Italo Agv (automotrice a grande velocità), treni di nuovissima concezione tecnologica costruiti dalla Alstom in cui la NTV ha investito ad oggi un miliardo di euro. Il primo Italo è uscito da alcune settimane nella sua configurazione definitiva (11 carrozze per 200 metri) dalla fabbrica di La Rochelle e sarà consegnato a NTV nel maggio 2011: gli altri saranno consegnati con una frequenza di 2 – 3 al mese per completare la flotta nell’estate 2012. Il presidente Montezemolo ha commentato la nascita della NTV come “un fatto storico che porterà grandi benefici ai viaggiatori e sarà uno stimolo positivo per il sistema dei trasporti del Paese”. Uno stimolo importante anche dal punto di vista economico e occupazionale, infatti per il personale di bordo e di terra, l’azienda ha lanciato una nuova campagna di assunzioni da 850 posti di cui il 90% è riservato a figure professionali sotto i 35 anni.
La NTV investirà 17,5 milioni di euro per la sua Scuola di formazione dove si stanno già preparando i primi 100 macchinisti di Italo. Nel 2013, l’organico complessivo del Nuovo trasporto viaggiatori conterà oltre 900 dipendenti, di cui 80 per la sede centrale di Roma e il resto destinato a ruoli operativi: macchinisti, operatori ferroviari, personale di assistenza e di coordinamento, con contratti a tempo indeterminato. La concorrenza tra la nuova “creatura” di Montezemolo e la rodata Ferrovie dello Stato si preannuncia agguerrita. Resta da chiedersi su cosa si giocherà la partita, se sul costo dei biglietti o sulla qualità dei servizi. Rimane misterioso, per ora, anche il destino della dorsale adriatica, esclusa dal velocissimo Italo, da Bologna in giù. L’amministratore delegato della NTV, Giuseppe Sciarrone, ha spiegato questa decisione con l’impossibilità di far correre i nuovi convogli sulla linea adriatica, sostanzialmente passando la “patata bollente” alla Rete Ferroviaria italiana (RFI). La risposta della RFI non si è fatta attendere, ribattendo che, in relazione ai collegamenti ferroviari sulla dorsale adriatica, non vi sono limitazioni di alcuna natura e che la NTV non ha mai fatto alcuna richiesta di assegnazione di capacità ferroviaria da/per la Puglia su questa direttrice. In questo scambio di battute e rimpiattino della responsabilità, quasi una metà del Paese rimane escluso non solo dalla possibilità di usufruire di un altro servizio di trasporto su rotaia, ma anche da tutta una serie di vantaggi per le economie regionali legati allo sviluppo infrastrutturale.

Welcome Italo, welcome competition
Liberalization of the railway system? Yes, we can. This could be the saying of the New transport travellers (NTV), the private company created by Luca di Montezemolo, Diego della Valle, Gianni Punzo and Giuseppe Sciarrone that want to defy Ferrovie dello Stato about the high speed train, beginning from September 2011. Could hurtle on the Italian tracks 25 trains Italo Agv (Automotrice Grande Vitesse), trains of newest technological conception made by Alstom in which the NTV has invested one billion of euro. The chairman Montezemolo president talks about the birth of the NTV as “An historical event that will bring great benefits to travellers and will be a positive stimulus for the country’s transport system”. An important stimulus also from the economic and occupational point of view, in fact for all the staff, the company has launch a new campaign of assumptions from 850 places of which 90% is classified to professional workers under the 35 ages. The competition between the new “creation” of Montezemolo and Ferrovie dello Stato will be fierce. It’s a unknown, at the moment, the future of the Adriatic way, excluded from the fast Italo, from Bologna to the south of Italy. The chief executive of NTV, Giuseppe Sciarrone, has explained this decision with the impossibility to make run the new trains on the Adriatic line, substantially passing the responsibility to Rete Ferroviaria Italiana (RFI). The RFI has declared that, about the railway connections on the Adriatic line, there are not limitations, the NTV has not never required the allowance of railway from/to Apulia on that line. In this exchange the responsibility, nearly an half of the Country remains excluded both from the possibility to use another transport rail service, and from the economic advantages linked to the infrastructural development.

www.ntvspa.it

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