Distretto agroitticoalimentare marchigiano, la Regione favorevole alla realizzazione di una stazione di certificazione“del freddo”presso l’Asteria

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Viventi: “Un’opportunità di crescita per tutta la Valle del Tronto” “Un’opportunità per sviluppare e specializzare la linea del freddo nel distretto agroitticoalimentare marchigiano”. È la finalità che ha spinto la Regione a esprimere parere favorevole alla realizzazione di una Stazione di prova Atp (Accord trasport perissable), presso il Centro Asteria di Centobuchi di Monteprandone (AP), per la certificazione dei veicoli isotermici refrigerati o con gruppo frigorifero. Su proposta dell’assessore ai Trasporti, Luigi Viventi, la Regione invierà una “Manifestazione di interesse per l’attivazione della stazione” al ministero delle Infrastrutture che dovrà autorizzare l’impianto.

Attualmente sono 15 le Stazioni di prova Atp esistenti in Italia: 15 dislocate al Nord, 4 al Sud e 3 nel Centro (due nel Lazio, una in Abruzzo, piccola per certificare automezzi di grandi dimensioni). “Di conseguenza – spiega Viventi – il parco veicoli del distretto del freddo marchigiano o circolante lungo il corridoio Adriatico, è costretto a recarsi, per sottoporsi al test Atp, a Bari o verso nord, a Bologna o Padova. Il tutto con costi economici, energetici e ambientali non trascurabili)”.

L’Accordo internazionale Atp definisce e regola i trasporti internazionali delle derrate deteriorabili e i relativi mezzi da utilizzare. I veicoli, sia nuovi che in servizio, vanno obbligatoriamente sottoposti a verifiche e prove presso apposite Stazioni che richiedono una strumentazione tecnologica elevata e personale specializzato. L’Asteria (Centro servizi partecipato dalla Regione Marche tramite la Svim) intende realizzare una Stazione Atp, in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche e il Cnr di Padova. L’edificio di Centobuchi si presta a ospitare una struttura a tecnologia avanzata, come la galleria termica necessaria per effettuare test sui veicoli e per sviluppare nuove ricerche nel campo della tecnologia del freddo e nei materiali isolanti a bassa dispersione termica. Un primo stralcio del progetto è già stato finanziato dalla Regione attraverso un contributo assegnato alla Facoltà di ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche. “Il distretto agroitticoalimentare marchigiano, specializzato nella linea del freddo – rileva Viventi – ha il suo baricentro nella provincia di Ascoli Piceno e costituisce una realtà economica di grande importanza. Il 70 per cento della produzione italiana di ittico surgelato avviene nella Valle del Tronto.

È perciò fondamentale che il distretto disponga di tutte le infrastrutture tecnologiche necessarie per mantenere una posizione di preminenza nel panorama nazionale”. Secondo gli studi disponibili, il parco circolante da provare, ogni anno, in Italia, ammonta a circa 10 mila veicoli isotermici, refrigerati o con gruppo frigorifero. Le 15 Stazioni di prova esistenti hanno una capacità di verifica pari a 8.700 automezzi annuali. “Rimane inevasa – rileva l’assessore – un esubero di domanda superiore a mille veicoli/anno, solo in parte colmabile con il nuovo impianto di Monteprandone. È evidente che lo sviluppo del distretto marchigiano del freddo trarrebbe un indubbio beneficio dalla disponibilità delle nuova infrastruttura”.

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