Facciamo chiarezza sul benessere lavorativo dei dipendenti

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Le scriventi Organizzazioni sindacali FP CGIL – FP CISL – UIL FPL regionali Marche apprendono con stupore le affermazioni di una testata giornalistica relativamente ad una tematica così delicata ed importante come il benessere lavorativo dei dipendenti, in questo caso, dipendenti della Regione Marche. Se infatti il Comitato Unico di Garanzia (CUG) della Regione Marche, organo paritetico tra datore di lavoro e organizzazioni sindacali previsto dal Testo Unico del Pubblico Impiego e avente per legge funzioni di analisi e promozione di azioni tese a migliorare il benessere organizzativo e lavorativo dei dipendenti oltre che rimuovere qualsiasi forma di discriminazione, ha promosso una azione per favorire la presa di coscienza e la promozione di un supporto professionale teso a superare eventuali situazioni di criticità in ambito lavorativo connesse sia a problematiche personali dei dipendenti e sia conseguenti da disfunzioni organizzative, non può che essere preso come un passo in avanti verso una vera modernizzazione dei posti di lavoro e della P.A. Così come, ad esempio, è già avvenuto con servizi simili nell’Università Politecnica delle Marche, nella Regione Veneto, nella Regione Emilia Romagna e in Regione Toscana.

 

E questo passo in avanti andrà certamente a vantaggio dei servizi che la Regione Marche garantisce ai propri cittadini. Il Benessere lavorativo ed Organizzativo è una materia molto importante e, come è facile intuire, influisce fortemente e direttamente sull’efficienza dei servizi resi ai cittadini. Ed è per questo che stupisce il commento fuori luogo e gratuito offerto al pubblico da parte di una testata giornalistica (Corriere Adriatico) che, probabilmente, non conosce affatto la materia e si preoccupano solo dell’immagine e non della sostanza delle cose. Fa sempre notizia attaccare il dipendente pubblico.

 

Lavorare invece in ambiente sano o comunque fare una analisi per migliorare l’ambiente lavorativo e migliorare i servizi alla collettività, determina automaticamente un incremento di produttività ed efficienza. E nel caso specifico, la Regione Marche, d’intesa con il CUG, non ha individuato solo la sede di Ancona per questo servizio di ascolto, ma anche le sedi decentrate, così come indicato nel bando del novembre 2018. Anche le domande pervenute, ancorché per profili molto specifici della psicologia, dimostrano l’esistenza tangibile di questa “disciplina”.

 

Come Organizzazioni sindacali apprendiamo invece con favore questa iniziativa e la riteniamo parte di un percorso più ampio, iniziato dal lontano 2013, che rispetta requisiti di legge e promuove, anche attraverso il CUG, il miglioramento dell’efficienza delle prestazioni collegata alla garanzia di un ambiente di lavoro caratterizzato dal rispetto dei principi di pari opportunità, di benessere organizzativo e dal contrasto di qualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale o psichica per i lavoratori.

 

Rivolgendoci alla stampa: non si può condannare a piè sospinto (e giustamente) ogni forma la violenza e/o di discriminazione di cui ogni giorno la stessa stampa parla e scrive, per poi attaccare gratuitamente quegli Enti ed Organismi che invece pongono in essere azioni atte a prevenire qualsiasi forma di discriminazione o violenza. Anche la coerenza è una forma di non violenza.

 

Ci aspettiamo che l’amministrazione che ha posto in essere questa valida iniziativa, la sostenga rispondendo concretamente a difesa dei tanti lavoratori che ogni giorno svolgono dignitosamente il proprio lavoro all’interno della Regione Marche.

 

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