Gli “intrecci” della meccanica quantistica

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Martedì 22 gennaio a Palazzo Albani il confronto tra prestigiosi docenti italiani e anglosassoni

La meccanica quantistica è assai curiosa. Due oggetti estremamente distanti nello spazio possono essere ancora misteriosamente correlati, come se uno sapesse istantaneamente quello che fa l’altro. Questo fenomeno si chiama “entanglement”, letteralmente “intreccio”. Due filosofi italiani, Claudio Calosi (Ginevra) e Matteo Morganti (Roma Tre) hanno proposto una nuova interpretazione di questo effetto. Alcuni fra i maggiori studiosi del mondo, come Al Wilson e Fred Muller ne discuteranno con loro a Urbino il 22 gennaio dalle 9.30 in poi, dopo il saluto del Rettore, nell’aula D1 di Palazzo Albani, via Timoteo Viti 10.

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