Lavoro precario: progetto pilota per la conversione in lavoro con i diritti

724

il lavoro precario è stato a lungo un motivo di preoccupazione nell\’UE. Nonostante il positivo contributo di forme flessibili di lavoro per il funzionamento del mercato del lavoro. Preoccupazioni sono state espresse nei confronti della possibilità che potesse emergere un doppio mercato del lavoro, diviso tra impiegati permanenti \”insider\” e gli \”outsider\”, i disoccupati e gli inattivi desiderosi di lavorare. I lavoratori precari occupano una zona grigia dove l\’occupazione di base e la protezione sociale dei diritti possono essere significativamente ridotte, dando luogo a una situazione di incertezza sul futuro delle prospettive di occupazione e un impatto sulle scelte cruciali della loro vita privata (disporre di un alloggio, creare una famiglia, etc). La linea di bilancio intende finanziare progetti transnazionali svolti dai partner sociali, autorità pubbliche, organizzazioni europee o internazionali, non a scopo di lucro, centri e istituti di ricerca, università e organizzazioni della società civile con almeno uno dei seguenti obiettivi:
• promuovere l'analisi e / o monitoraggio delle misure concrete adottate negli Stati membri per migliorare i diritti dei lavoratori precari e, soprattutto, dei lavoratori più poveri;
• scambiare e diffondere informazioni pertinenti sulle prassi nazionali o sulla cooperazione nelle iniziative volte ad affrontare il problema della trasformazione del lavoro precario in lavoro più sicuro;
• analizzare il ruolo del lavoro pre¬cario nel quadro generale della vita sociale, economica e dell'evoluzione demografica, con particolare attenzione alla esclusione sociale dei lavoratori poveri,come pure il suo impatto specifico sul lavoro e le condizioni di vita dei giovani lavoratori,donne e migranti;
• analizzare il significato economico, le cause e gli effetti del lavoro precario e in quale misura essi contribuiscono alla flessibilità del mercato del lavoro.
Gli obiettivi specifici del presente invito sono:
• Una migliore conoscenza delle misure recentemente adottate negli Stati membri per estendere i diritti dei lavoratori precari e, soprattutto, dei lavoratori più poveri;
• Una migliore comprensione della diffusione del lavoro precario e il suo ruolo nel complessivo funzionamento dell'economia;
• La promozione dello scambio di informazioni e di esperienze tra le parti interessate;
• La promozione della cooperazione transnazionale tra le parti interessate e la diffusione delle migliori pratiche. Scadenza: 22/09/2011 – Importo disponibile: 1.000.000 euro

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here