Innovare partendo dal bisogno delle imprese

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Per la prima volta negli ultimi 30 anni la produzione scientifica italiana ha smesso di crescere.E\’ questa la notizia diffusa a fine estate dalla pibblicazione\”Research policy\”, notizia che non fa che confermare un trend di sviluppo negativo. Sebbene il quadro non sia dei più incoraggianti, in Italia, c\’è ancora modo di faer impresa:l\’insediamento nei parchi tecnologici. Attraverso la testimonianza del Presidente del\’\’APSTI e gli interventi dei direttori dei maggiori parchi teconologici dell\’area adriatica, lo speciale \”Più ricerca più ripresa\” vuole far luce sui vantaggi in innovazione e ricerca offerti dalle alle aziende. Perchè \”pensare differente\” è possibile, anche in Italia. Poche risorse per la ricerca, eccessiva pressione fiscale e una scarsa competitività commerciale a livello globale fanno dell'Italia un paese tecnologicamente retrogrado. E' quanto emerge dal Global Innovation Index, il rapporto che ogni anno stila una classifica di 125 nazioni di tutto il mondo in materia di innovazione e sviluppo economico e che vede l'Italia al 35° posto.
Un quadro tutt'altro che incoraggiante, soprattutto alla luce dei continui tagli ad istituzione ed enti di ricerca. Non ci resta che piangere, quindi? "Assolutamente no – risponde battagliero Alessandro Giari, presidente dell'APSTI e del Polo Tecnologico di Navacchio (Pisa). Gli incubatori e i parchi diffusi su tutto il territorio nazionale promuovono in modo sistematico strumenti e politiche di trasferimento tecnologico per aiutare le piccole e medie impre¬se ad affrontare con competitività il sistema economico internazionale. Sono strumenti di integrazione che garantiscono la riqualificazione di imprese non¬ché la nascita e sviluppo di start up, soprattutto del settore hi-tech". Qual è la differenza tra incubatore e parco tecnologico e quale è la destinazione delle imprese?
"La differenza maggiore sta nella funzione che svolgono. L'incubatore ospita delle idee imprenditoriali non ancora mature e opera al fine di trasformare l'idea di prodotto/servizio in una start up imprenditoriale. Durante la fase di pre-incubazione, piuttosto lunga, si analizzano i requisiti minimi di imprenditorialità dell'idea da sviluppare e si redige un business plan. Una volta visionato ed approvato da una commissione esaminatrice, il progetto viene avviato al processo di incubazione che prevede, oltre che l'erogazione di servizi di base (canone di affitto, telefono, internet, sala riunione, ufficio stampa e corso di formazione aziendale), la consulenza di esperti legali, economici e di brevetto in grado di trasformare l'esperienza tecnologica in esperienza imprenditoriale. Successivamente si misura l'efficacia dell'incubazione, secondo una rigida politica di entrata ed uscita. Gli incubatori prevedono un tempo che va dai 2/3 anni fino ad un massimo di 5/6 anni a seconda del settore. Tutti questi ser¬vizi sono forniti a costi bassissimi perché il fine è quello di agevolare ed alleggerire la nascita di nuove start up che, da sole, sarebbero schiacciate dalla burocrazia e della pressione fiscale.
Il parco scientifico e tecnologico invece funge da infrastruttura; permette alle piccole e medie imprese di sviluppare un core business, unico e specifico, grazie all'integrazione con il mondo della ricerca. La vicinanza con altre imprese funziona da brodo di coltura per la nascita di nuove idee e agevola la nascita di partnership. A guardare i numeri sembra che la formula funzioni; nel solo 2010 le imprese insediate nei parchi tecnologici sono aumentate del 40%".
Presa in considerazione la situazione economica attuale, l'Italia sembra aver perso la sfida del mercato globale…
"L'Italia ha enormi potenzialità che devono essere riscoperte con coraggio ed intelligenza. Per prima cosa è necessario svecchiare le imprese, riconvertirle verso i reali bisogni di mercato. Secondo, le imprese dovrebbero avviare collaborazioni con start up hi-tech, realtà vicinissime agli enti di ricerca al fine di dar vita a triangolazioni di successo. Sicuramente si tratta di procedimenti lunghi da attuare, ma necessari che dovrebbero essere affiancati a strategie immediate quali: eliminazioni delle spese e introduzione di meccanismi incentivanti per i punti di eccellenza. Già qualcosa si sta muovendo. Nel 2011 noi dell'APSTI abbiamo siglato un protocollo di intesa con l'Agenzia per l'Innovazione con l'obiettivo di portare i parchi e le loro eccellenze innovative all'interno dell'iniziativa "Italia degli Innovatori". Inoltre collaboriamo attivamente con Confindustria perché siamo fermamente convinti che per produrre crescita innovativa sia necessario partire dal bisogno dell'impresa".

Rachele Bifolchi

To innovate starting from the need of the enterprises
According to the Global Innovation Index Italy is at 35° place about innovation and research. Because of crisis are the costs of the innovation to scare the entrepreneurs. But there is a solution: the settlement of the enterprises in technological and business parks. The difference between two realities, as Alessandro Giari, president of the Associations of scientific and technological Italian Parks, explains, is in the duties that they execute. The business incubators are reserved to the entrepreneur ideas not still mature that need, in addition to laboratories and special con-sumption, training and advisories (licence, lawyers, business, financial institutions, etc.) able to transform the idea in enterprise. The parks instead act as infrastructure where the companies can be integrated and create system in order to become competitive on the global market. The usefulness of these structures is confir-med by numbers; in 2010 the settled enterprises in the technological parks are increased of 40%. According to Giari "so that the stalemate situation of Italian economy is unblocked, first it's necessary that the small and medium enterprises are innovated in order to reconvert themselves towards the real needs of the market. Then, the enterprises would have to start collaborations with start up hi-tech compa-nies, reality nearest to the research institutes in order to create the winning triangulations".

www.apsti.it

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