Si avviano ad essere progressivamente riassorbiti dalla società cooperativa Copat, realtà nazionale che conta 750 lavoratori in tutta Italia, gli 80 lavoratori delle tre cooperative (All Service, Sasinae e Italian Job) che lavoravano grazie agli appalti della Nardò Technical Center, società leccese che si occupa di testare i prototipi delle maggiori case automobilistiche europee.
È questa la soluzione prospettata nel corso dell'incontro della Task Force Occupazione della Regione Puglia che ha riunito a Bari nella sede dell'Assessorato allo Sviluppo economico i rappresentanti della Nardò Technical Center, della Copat, dei soci-lavoratori delle tre cooperative e di Confindustria Lecce.
In pratica la Nardò Technical Center appalterebbe le attività di accumulo chilometrico alla Copat, la quale a sua volta si impegnerebbe ad osservare tre clausole e cioè rispettare le leggi sul lavoro e sulla previdenza sociale; applicare integralmente un contratto collettivo nazionale stipulato da organizzazioni datoriali e sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale oltre ad intrattenere trasparenti e corrette relazioni sindacali. La terza clausola impegnerebbe la Copat, in occasione di nuove assunzioni nel territorio della Provincia di Lecce, a riconoscere un diritto di precedenza in favore dei soci-lavoratori, dei dipendenti e degli ex-dipendenti delle tre cooperative All Service, Sasinae e Italian Job, con ulteriore priorità per coloro che non beneficino di ammortizzatori sociali.
Home Aree Adriatico Puglia Cooperative Nardò Technical Center. Prospettato il passaggio di 80 lavoratori alla Copat