Trentadue pagine di impegni precisi per combattere il fenomeno dei cosiddetti “contratti truffa”, quelli, cioè, non richiesti dal cliente e stipulati con metodi poco chiari dai venditori. È il “Protocollo di autoregolazione volontaria in materia di contratti e attivazioni non richieste”, stipulato da Sorgenia ed Edison in collaborazione con le associazioni dei consumatori. Il documento è stato presentato lo scorso 7 marzo a Roma, nel corso del convegno “Energia, sicuri di scegliere. Trasparenza e qualità nel mercato libero”. Al convegno hanno partecipato, oltre al direttore generale di Sorgenia Riccardo Bani e all’amministratore delegato di Edison Alessandro Zunino, anche Giovanni Calabrò, dg della Direzione del Consumatore dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust), Luigi Carbone, commissario dell’Autorità per l'energia elettrica e il gas, Massimo Orlandi e Chicco Testa, presidenti, rispettivamente, di Energia Concorrente e Assoelettrica, le due principali associazioni di riferimento delle aziende che operano nel mercato libero dell’energia.
L’incontro è stato aperto dalle parole di Bani, che ha illustrato le misure previste dal Protocollo contro i contratti truffa, entrato in vigore a febbraio. Nel dettaglio, il documento prevede, come anticipato da Energie Sensibili, l’aumento delle chiamate di conferma (dalle 5 stabilite dalla normativa alle 7 previste dalla carta firmata da Sorgenia ed Edison), estese anche ai contratti stipulati tramite telefono; l’annullamento dell’attivazione non richiesta e il blocco delle fatture fino al termine delle verifiche interne; una compensazione monetaria per il consumatore. Altre misure prevedono sanzioni pecuniarie per i venditori scorretti e il rafforzamento dell’attività di formazione degli stessi.
Bani ha definito la liberalizzazione una “opportunità per i consumatori e le imprese”. Il dg di Sorgenia ha messo in evidenza, in particolare, i vantaggi che il mercato libero ha portato agli utenti. Secondo quanto illustrato dal dirigente, infatti, tra il 2010 e il 2013 il prezzo in bolletta è cresciuto del 14%. Sempre nello stesso periodo, l’aumento dei prezzi delle componenti non legati alla competizione, quindi al prezzo dell’energia, è aumentato proprio del 14%. Se ne deduce, come ha dichiarato Bani, che “in questi anni la componente energia è rimasta inalterata”. Circostanza che ha permesso un risparmio per le famiglie di 90 euro all’anno, esattamente quanto sarebbe costato ai clienti un analogo aumento del prezzo per chilowattora.
Zunino – l’altro “padrone di casa” al convegno “Energia, sicuri di scegliere” – ha focalizzato parte del proprio intervento sul pericolo rappresentato dai contratti truffa. “Un contratto non richiesto – ha detto – è un danno enorme per il consumatori e per le aziende”. Per l’impresa, secondo l’ad Edison, un contratto truffa, oltre a determinare costi aggiuntivi legati alla gestione della controversia con il cliente, è deleterio per l’immagine, a sua volta fondamentale perché l’azienda possa “sopravvivere nel tempo in maniera virtuosa”.