Il ruolo dell’Italia è centrale per le politiche sul Mare Mediterraneo

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Il ruolo dell’Italia è ben delineato all’interno del gruppo delle democrazie occidentali. Una
posizione che deve essere capace di interpretare in chiave geopolitica un protagonismo che funga da ponte di dialogo e di scambi commerciali per uno sviluppo che punti sull’economia del mare a beneficio anche del Friuli Venezia Giulia.

Questo, in sintesi, il concetto espresso oggi a Trieste, nel salone dello Yacht Club Adriaco, dal governatore della Regione in occasione della presentazione del libro di Marco Valle ‘Patria senza mare’ a cui hanno partecipato, tra gli altri, anche l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente e il sindaco di Trieste.

Come ha ricordato il massimo esponente della Giunta, a dimostrazione della strategicità della regione, è stata la Protezione civile Fvg a coordinare a livello nazionale attraverso
il Porto di Trieste gli aiuti alla Turchia colpita dal terremoto.

L’Italia, quindi, ha spiegato il governatore concordando con l’autore, può giocare un ruolo di primo piano anche su un terreno culturale, oltre che su quello economico, riappropriandosi di una centralità nelle relazioni internazionali all’interno del Mediterraneo, perché sono gli stessi Paesi di questa area a chiedere un rapporto più forte con Roma e, di conseguenza, con il Friuli Venezia Giulia che è la porta d’Europa.

Da parte sua, infine, l’assessore regionale alla Difesa dell’ambiente ha sottolineato l’importanza in chiave internazionale dell’evento che si terrà a Trieste nel  mese di marzo, durante il quale il Friuli Venezia Giulia sottoscriverà un Memorandum d’intesa sullo sviluppo sostenibile assieme ad altre due Regioni italiane (Veneto ed Emilia-Romagna),
le regioni costiere di Croazia e Slovenia e la Carinzia.

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