Un bando per l’aggregazioni tra PMI

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Potranno presentare domanda a partire dalle ore 10.00 di giovedì 30 ottobre via posta elettronica certificata le aggregazioni di imprese che intendono partecipare all’assegnazione degli specifici finanziamenti regionali per un importo complessivo di 6 milioni 150 mila euro, in base alla nuova legge in materia (n. 13/2014). Lo “sportello” di presentazione delle domande chiuderà alle ore 17.00 del 10 novembre, a meno che non si esauriscano prima le risorse disponibili. “La nuova legge che riscrive completamente la disciplina in materia di distretti industriali, reti innovative regionali e aggregazioni di imprese – fa presente l’assessore regionale allo sviluppo economico, ricerca e innovazione Isi Coppola – è pensata per le imprese venete che scelgono di affrontare le sfide della competitività anche attraverso le diverse forme aggregative consentite, che rispondono al meglio alle necessità di semplificazione e flessibilità che le imprese oggi richiedono. Le aggregazioni di imprese, a cui è specificamente dedicato questo bando, possono veramente diventare uno strumento immediatamente gestibile dalle PMI venete per investire subito in innovazione di processo e di prodotto, con cui rafforzare la presenza e la visibilità dei prodotti finali sui mercati nazionali e internazionali. Una bella sfida che il Veneto è assolutamente pronto a vincere".
La dotazione finanziaria consentirà investimenti nell'economia regionale superiori a 12 milioni di euro, giacché il bando prevede la concessione di un contributo in conto capitale del 50% della spesa ammissibile. Le risorse saranno assegnate a interventi realizzati da aggregazioni di almeno tre tra piccole e medie imprese, in materia di internazionalizzazione, ricerca e innovazione, sviluppo sostenibile e salvaguardia ambientale. Le imprese potranno presentarsi aggregate in una delle seguenti forme: a) contratto di rete, b) consorzio con attività esterna, società consortile o società cooperativa, c) associazione temporanea d'impresa (ATI). La spesa ammissibile è compresa tra 30 mila e 300 mila euro. Di conseguenza, il contributo massimo concedibile per ciascun intervento progettuale è di 150 mila euro.

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