Serbia, un paese in crescita

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Nel 2008 il PIL della Serbia è aumentato del 6%, restando in linea con i ritmi di crescita degli ultimi otto anni a un tasso medio del 5,5%. I parametri macroeconomici della Serbia sono negli ultimi anni caratterizzati da una crescita costante del PIL, dall’andamento altalenante dell’inflazione, da una forte crescita dell’interscambio commerciale con l’estero, ma anche da un forte deficit della bilancia commerciale, dall’aumento del debito estero (addirittura triplicato negli ultimi cinque anni nella componente privata) e da una crescita delle retribuzioni superiore a quella della produttività. In termini di percentuale sul PIL, il deficit commerciale è passato dal 19,6% nel 2001, al 24,1% nel 2008. Nella struttura del PIL nel 2008 il settore dei servizi rappresenta circa il 63% del totale, seguito da quello industriale (24%) e da quello dell’agricoltura (13%, che però occupa fino al 20% della manodopera complessiva) con una forte tendenza di crescita del settore dei servizi negli ultimi anni. I positivi risultati del Paese in campo economico sono stati riconosciuti anche dagli organismi internazionali. La Banca Mondiale ha classificato la Serbia al primo posto per le
riforme economiche volte ad attrarre investimenti esteri.
E in tale clima di fiducia, l’interscambio della Serbia con il resto del mondo è ulteriormente cresciuto, con un
Aumento, nel 2008, del 15,5% delle esportazioni, che hanno raggiunto 7,5 miliardi di euro ed un aumento
del 15,4% delle importazioni, che hanno raggiunto 15,6 miliardi di euro. Il saldo commerciale
negativo è superiore a 8 miliardi di euro: fenomeno, questo, determinato dalla forte domanda di
prodotti energetici e di materie prime (ferro e rame) e, quanto alle esportazioni, dai ritardi del
processo di ristrutturazione e ammodernamento dell’industria serba e dalla forte crescita della domanda interna. I principali beni esportati dalla Serbia sono stati ferro e acciaio, metalli non ferrosi, prodotti ortofrutticoli, cereali, abbigliamento. L’Italia, nel 2008, ha perso lo “status” di primo acquirente del Paese e tra i dieci principali acquirenti della Serbia, l’unico che ha registrato un calo, anche se molto lieve.

Serbia a growing country
In the 2008 the GDP of the Serbia is increased of 6%, remaining outline with the rhythms of increase of last the 8 years to a medium rate 5.5%. The macroeconomic parameters of the Serbia during the last years are characterized from a constant increase of the GDP, from the oscillating course of the inflation, from a strong increase of the reciprocal exchange trade with the foreign country, from the increase of the foreign debt and from an increase of the remuneration higher of the productivity. In terms of percentage on the GDP, the deficit trade is changed from 19.6% to 24.1% in the 2008. In the structure of the GDP in the 2008 the sector of the services represents approximately 63% of the total, followed from that manufacturer (24%) and that one of agriculture (13%, than but she occupies during the last few years till 20% of the total labour) with a strong tendency of increase of the field of the services. The positive result of the Country in economic field have been recognized from the international organisms. The World-wide Bank has classified the Serbia at the first place for the economic reforms to attract foreign investments.

Dragan Stojovic
Senior Official Serbia
Durante la storia, questa parte di Europa è stata scenario di molti eventi importanti. Nelle ultime due decadi, l’intera zona è stata influenzata da una serie di guerre incontrollabili e tragiche ed è stata forzata dalle pressioni di flussi migratori e aumento del crimine.
L’iniziativa Adriatico Ionica è basata sull’idea che le crisi internazionali non si risolvono con la violenza, ma attraverso una cooperazione reciproca fra popoli, per identificare e definire insieme interessi comuni in tutti i settori. In ottica moderna, questi interessi coincidono con la sicurezza, l’economia, il commercio, la ricerca scientifica e tecnologica e la salvaguardia di patrimoni culturali e di valori che sono abbondanti in questa regione.
Per la Repubblica Serba la cooperazione regionale è una fase preparatoria per la completa integrazione dei Balcani Occidentali nell’Unione europea.
Iniziative regionali e organismi come il percorso di cooperazione europea sud orientale e il Consiglio di cooperazione regionale, l’InCe, l’organismo di cooperazione del Danubio, la Commissione internazionale del Bacino del fiume Sava, l’IAI e altre organizzazioni, correlate dal punto di vista funzionale, hanno aggiunto ulteriore qualità ai programmi di cooperazione mostrando la maturità dei territori.
L’accelerazione dell’integrazione europea è la principale priorità della Serbia, oltre alla continuazione delle attività diplomatiche puntate sulla conservazione di ordine costituzionale, integrità territoriale e promozione della cooperazione regionale e di relazioni di buon vicinato.
Finora sono stati firmati molti accordi importanti in settori prioritari della cooperazione economica. La Repubblica di Serbia è particolarmente interessata ad un’ attuazione del CEFTA (Accordo centroeuropeo di libero scambio); ad un aumento nell’area degli investimenti nella regione; allo sviluppo nei settori dell’energia e delle infrastrutture attraverso l’attuazione del trattato della comunità Europea sull’energia, all’attuazione dell’accordo Open Sky e alla chiusura del trattato dell’Europa sudorientale sul trasporto comunitario alla fine del 2009.
La Serbia rimane profondamente impegnata nella promozione della cooperazione all’interno dell’IAI ed è soddisfatta dei progressi fatti finora verso un’Iniziativa project oriented, confermando il proprio impegno nello sviluppo di progetti di comune interesse dell’area. Tra gli altri, lo sviluppo del turismo è percepito come un passo importante per lo sviluppo sostenibile dei Paesi. Formazione, cooperazione inter-universitaria, cultura giocano un ruolo particolarmente importante nell’area di cooperazione internazionale, contribuendo così a un comune patrimonio e a un futuro europeo del territorio. Anche la protezione dell’ambiente è estremamente importante per tutti i Paesi IAI. L’area merita attenzione attraverso programmi adeguati e l’elaborazione di iniziative che comprendano una metodologia comune di lotta contro gli incendi con particolare attenzione per quelli forestali che interessano frequentemente, durante i mesi estivi, molti dei nostri Paesi. La Serbia appoggia totalmente il lavoro del Segretariato Permanente dell’IAI ad Ancona ed elogia il governo italiano per il supporto finanziario alle attività.

Dragan Stojovic
Senior Official Serbia

During the history, this part of Europe has had important events. In last the two decades, the entire zone has been influenced from a series of uncontrollable and tragic wars and has been forced from the pressures of migratory flows and increase of the crime. The Adriatic Ionic initiative is based on the idea that the international crises are not resolved with the violence, but through a mutual cooperation between people, in order to identify and to define entirety common interests in all the fields. In modern optical, these interests coincide with the emergency, the economy, the commerce, the scientific and technological search and the safeguard of cultural patrimonies and values in this region. Serbia deeply remains engaged in the promotion of the cooperation inside of the AII and is satisfied of the progresses made up to now towards an Initiative project oriented, confirming own engagement in the development of plans of common interest of the area. The development of the tourism is seen like an important step for the sustainable development of the Countries. Formation, Inter-university cooperation, culture have an important role in the area of international cooperation, contributing to a common patrimony and an European future of the territory.

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