La vita segreta di “IPOGEA – Percorsi Adriatici Sotterranei”

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Il progetto “IPOGEA – Percorsi Adriatici Sotterranei” ha questo merito: riportare alla luce città segrete e sotterranee e tutto il reticolo di realtà che si snoda lungo l’Adriatico (ma ovviamente ce ne sono non solo nell’arco adriatico). Di questo progetto, sotto l’egida di Italia Nostra, Archeoclub, WWF, CAI e Università di Foggia, al momento fanno parte alcune realtà italiane da Foggia a Sant’Arcangelo di Romagna, passando per Campobasso, Isernia, Atri, Fermo, Osimo, Camerano, San Marino, Gradara e Cattolica. Al momento, perché chissà quante altre realtà potranno unirsi e soprattutto chissà che non si riesca a fare un tutt’uno dell’arco adriatico che nei millenni ha legato costantemente e intrecciato con cura le sorti delle opposte sponde e che potrebbe trovare nella rete di cunicoli un ulteriore motivo di legame profondo. Così come successo per le città che hanno già aderito, l’obiettivo comune è la messa in rete di luoghi situate sulla dorsale adriatica dotate di un patrimonio ipogeo significativo. Messe così in collegamento, tali città possono mettere in campo un’azione sinergica che permetterà di intraprendere attività finalizzate alla tutela e alla valorizzazione di una così importante ricchezza, volano per una promozione turistico – culturale del territorio senza precedenti. C’è anche un aspetto scientifico, oltre che turistico – culturale, che muove gli esperti verso la valorizzazione di un patrimonio del genere: lo scambio costante tra le città che hanno riscoperto la propria “dotazione” ipogea permette una circolazione costante di informazioni e dati che posso ampliare la ricerca e contemporaneamente permettere la messa a punto di modelli di gestione in grado di affrontare problematiche diverse ma volte essenzialmente alla conservazione di questi antichi spazi sotterranei rappresentati da cavità artificiali in forma di percorrenze, stanze, ambienti e luoghi rituali, condotti idrici, cisterne, pozzi e cantine interrate, collegati da percorsi sempre sotterranei. Tali strutture sono tipiche di città di altura (a parte Cattolica che al momento rappresenta l’unico esempio sotto il livello del mare), nelle quali lo strato geologico di arenaria ha permesso, nel corso dei secoli, di scavare città nascoste che sono servite come luoghi di protezione in caso di guerre e pestilenze, come depositi di derrate, come collegamenti sotterranei da una parte all’altra della città, come luoghi per riti religiosi o di vario genere.

The secret life of “IPOGEA Adriatic Basements Roads”
A landscape that is not a real landscape… nevertheless between the ten deserving sentences of the Italian selection (on the total of the 47 plans introduced from our Country) that it concurs to the “Prize on the Landscape” organized from the Council of Europe, as good practical of safeguard, management and landscapes planning. Curious and at the same time interesting this nomination in the middle of sea patch and mountain, but represents still today we, our past, through a tunnel reticulated and coves where in the past has breathed life, has lived history and adventures. Plan “IPOGEA – Adriatic Basements Roads” has this merit: to bring back to the light secret cities and basements and all the reticulum of truth that loosen along the Adriatic (but obviously us of they are not single in the Adriatic arch). Of this plan, under the aegis of Italy Ours, Archeoclub, WWF, CAI and University of Foggia, at the moment makes part some Italian reality from Foggia to Sant'Arcangelo of Romagna, passing through Campobasso, Isernia, Atri, Fermo, Osimo, Camerano, Saint Marino, Gradara and Cattolica.

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