Bosnia Erzegovina, verso l’auto-sostenibilità

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Sotto il profilo economico, la Bosnia Erzegovina è un Paese in costante crescita dal 1995 ad oggi, impegnato nella transizione verso un’economia di mercato (mista), pienamente auto sostenibile (il sostegno internazionale è ancora significativo). I dati economici fondamentali del Paese, nonostante la crisi finanziaria ed economica mondiale e il suo impatto sull’economia bosniaca, autorizzano un cauto ottimismo

Secondo le stime della Banca Mondiale il PIL che nel 2008 ha registrato 11,25 miliardi di euro (+6% rispetto all’anno precedente), con il PIL pro capite pari a 2.960,11 euro, nel 2009 avrebbe un ulteriore limitato aumento (+1,5%). Sono molti i progetti del programma comunitario IPA (Instrument of Pre-Accession) per la Bosnia Erzegovina, per il periodo 2008 – 2010, per un ammontare complessivo di 269,9 milioni di euro. La maggior parte, ovvero 254,5 milioni di euro, dovrebbero essere destinati ai progetti di sostegno alla transizione e allo sviluppo istituzionale nel Paese, con i restanti 15,5 milioni di euro verranno finanziate attività relative alla cooperazione transfrontaliera.
Con riguardo alla Banca Mondiale, il portafoglio creditizio della nuova “Strategia del Partenariato Paese 2008 – 2011” per la Bosnia-Erzegovina ammonta a 200 milioni di dollari. La Strategia individua quali settori prioritari le infrastrutture, sostegno agli investimenti, la spesa pubblica ed i servizi.
Al momento sul territorio del Paese sono attivi 16 progetti. La BERS (Banca Europea per la Ricostruzione e Sviluppo) ha approvato – dati al 31 dicembre 2008 – 74 progetti per un valore di 763,5 milioni di euro, volti principalmente al sostegno delle piccole e medie imprese, alla ricostruzione delle infrastrutture, per il potenziamento del settore del microcredito e per le infrastrutture. Buona la valutazione stabilita dall’Agenzia di rating Moody’s “B2 with a stable outlook”.
L’Italia è tra i primi partner commerciali della Bosnia-Erzegovina (gennaio-dicembre 2008 con 1.208,4 milioni di euro). Le merci dell’export verso l’Italia: metalli e prodotti di metallo (+43,5%), cuoio e prodotti in cuoio (+3,3%), macchine e apparecchi meccanici (leggera contrazione del 2,2%), significativo l’aumento dei prodotti petroliferi, prodotti alimentari (+17,7%) e autoveicoli (7,6%). Dall’Italia si registra la prevalenza l’importazione di prodotti nel settore manufatturiero e dei macchinari e mezzi di trasporto che da soli rappresentano più dell’80% seguiti dalle materie prime diverse dal petrolio e prodotti chimici (12%).

Bosnia Herzegovina, towards the self- sustainability
About the economic profile, the Bosnia Herzegovina is a country in constant increase since 1995 up to now, engaged in the transition towards an economy market, totally self sustainable. According to the esteem of the World-wide Bank the GDP in 2008 has recorded 11,25 billions of euro (+6% regarding the last year), with the equal PIL per capita to 2.960, 11 euros, in 2009 would have an limited increase (+1.5%). They are many plans of communitarian program IPA (Instrument of Pre-Accession) for the Bosnia Herzegovina, 2008 – 2010, a total of 269,9 million euro. The majority, 254,5 million euro, would have to be destined to the plans of support to the transition and the institutional development in the Country, with remaining 15,5 million euro will be financed activities to the trans-border cooperation. With regard to the World-wide Bank, the credit pocketbook of the new “Strategy of the common Country 2008-2011” for the Bosnia-Herzegovina is about 200 million dollars. The Strategy identify which priority fields the infrastructures, support to the investments, the public expense and the services. Now on the territory there are 16 plans.

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