Croazia, economia in transazione

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Con un 2008, anno di luci e ombre, caratterizzato dal primo semestre in tendenza espansiva e nella seconda parte dell’anno con gli effetti del rallentamento e dell’entrata in recessione delle maggiori economie europee e mondiali, la Croazia è un Paese che soffre di alcuni squilibri macroeconomici che ne minano la solidità, quali l’alta percentuale di debito estero e il saldo negativo della bilancia commerciale. In tale quadro la Banca Centrale ha avviato sin dal 2007 una politica monetaria restrittiva che ha consentito di affrontare la crisi internazionale con un sistema finanziario solido e di mantenere stabile il tasso di cambio della kuna nei confronti dell’euro. Il rating del Paese è rimasto stabile e le valutazioni delle agenzie internazionali riflettono il rischio moderato. Oltre il 90% degli scambi commerciali della Croazia con il resto del mondo è ormai regolato dai principi di libero scambio o di condizioni agevolate. Il valore dell’interscambio commerciale cresce a ritmi molto vivaci e alla fine del 2008 ha raggiunto 30,4 miliardi EUR (+ 9,2% rispetto all’anno 2007). Le esportazioni sono state di 9,6 miliardi EUR (+6,4% rispetto al 2007), mentre le importazioni hanno superato i 20 miliardi EUR (+10,5%). Oltre la metà degli scambi commerciali si realizza con cinque Paesi, di cui tre – Italia, Germania e Slovenia – appartenenti all’UE, più Russia e Bosnia Erzegovina. Per ciò che riguarda il valore dell’interscambio commerciale con l’Italia, sono stati raggiunti quasi 8 miliardi di US$ (+ 22,2% rispetto al 2007). Le esportazioni italiane verso la Croazia sono state pari a 5,3 miliardi di US$ (+ 26,8%) e le importazioni italiane sono state di 2,7 miliardi di US$ (19,1% del totale dell’export croato; aumento del 14,2 %). La Croazia importa macchinari e attrezzature industriali, mezzi di trasporto, combustibili, beni intermedi e semilavorati (ferro, acciaio e prodotti in metallo), medicinali e farmaci, prodotti alimentari, abbigliamento, calzature e accessori, prodotti cosmetici. Esporta materie prime e prodotti intermedi (in particolare legname e segati, petrolio e derivati nonché materie plastiche), beni strumentali, prodotti dell’industria chimica, in particolare per uso medicale e farmaci.

Croatia, transition economy
With a 2008 year of lights and shadows, characterized from the first semester in expansive tendency and the second part of the year with the effects of the slowing down and the entrance in recession of the greater European and world-wide economies, Croatia is a Country that suffers from some macroeconomic imbalances that of treat the solidity, like high percentage of foreign debt and the negative difference of the trade balance. Beyond 90% of the exchanges trade of Croatia with the rest of the world by now is regulated from the principles of free exchange or facilitated conditions. The value of reciprocal exchange trades grows quickly and at the end of 2008 it has caught up 30,4 billions EUR (+ 9.2% regarding year 2007). The exports have been of 9,6 billions EUR (+6.4% regarding 2007), while the imports have exceeded 20 billions EUR (+10.5%). For the value of the reciprocal exchange trades with Italy, they have been caught up nearly 8 billions of US$ (+ 22.2% regarding 2007). The Italian exports towards Croatia have been equal to 5,3 billions of US$
(+ 26.8%) and the Italian imports have been of 2,7 billions of US$.

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