International desk: Tondo, FVG protagonista nell’area Balcanica

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Trieste, 08 mar – La Regione Friuli Venezia Giulia intende rafforzare e rendere più efficaci le iniziative di cooperazione con i Paesi dell\’area Adriatico-Balcanica, in sempre più stretto coordinamento con il ministero degli Affari esteri e con altre istituzioni internazionali (INCE, IAI), per promuovere un disegno strategico di integrazione territoriale al servizio del Paese e dell\’Europa. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Renzo Tondo che questa mattina, nel nuovo Conference Centre di Gorizia, ha aperto il Forum dell'International Desk sul tema "Gli scenari dello sviluppo dell'area Adriatico-Balcanica", promosso dalla stessa Regione in collaborazione con il ministero degli Affari esteri, il Comune di Gorizia e la Banca Popolare FriuliAdria-Crédit Agricole.
All'apertura dei lavori sono intervenuti, assieme a Tondo, il ministro degli Affari esteri Franco Frattini, il sindaco di Gorizia Ettore Romoli, il segretario generale dell'Iniziativa Centro Europea (INCE) Gerhard Pfanzelter, l'ambasciatore dell'Iniziativa Adriatico Ionica (IAI) Alessandro Grafini e alcuni esponenti dei Governi dei Paesi dell'area balcanica: il ministro dell'Industria mineraria e dell'Energia della Repubblica di Serbia Petar Skundric e il vice Ministro dei Trasporti e delle Comunicazioni del Montenegro Srdjan Vukcevic.
L'organizzazione di questa iniziativa a Gorizia, secondo il ministro Frattini, rafforza la naturale vocazione del Friuli Venezia Giulia che, per motivi storici ma anche imprenditoriali, ha sempre considerato l'area Adriatico-Balcanica come sua "proiezione naturale". E lo confermano anche i dati sull'interscambio commerciale che, nonostante il periodo di crisi, vedono il Friuli Venezia Giulia ai primi posti tra le regioni italiane.

L'Italia vuole essere protagonista nel processo di integrazione dell'area, ha confermato il ministro, nella convinzione che "la via dei Balcani sia l'Europa". E il Friuli Venezia Giulia, ha rilevato ancora Frattini, rappresenta "non solo lo snodo geografico ma anche il centro di propulsione politica di questi sforzi, proprio perché la Regione ha sempre creduto nella dimensione orientale". In questo senso, il ministro si è augurato che l'International Desk possa diventare, a Gorizia, uno strumento permanente, per dare visibilità all'azione italiana nell'area Adriatico-Balcanica.
Come ha ricordato il presidente Tondo, il Forum che si è aperto oggi segue l'International Desk South East Europe promosso dalla Regione nel 2007, con il quale era stato avviato un sistema organizzato di confronto sui rapporti di collaborazione con l'area del Sud Est dell'Europa. Adesso si punta a raggiungere una migliore sintonia con tutti i partner coinvolti, all'insegna del principio "better together", meglio assieme.
Tre gli obiettivi generali del Forum, indicati da Tondo: incrementare l'efficienza degli interventi pubblico-privati; individuare e creare nuove opportunità per le attività economiche e imprenditoriali della Regione, in stretta collaborazione con il ministero; infine, rafforzare il ruolo dell'Italia in quest'area complessa.
Proprio per attivare azioni concrete di cooperazione e co-sviluppo nell'area Adriatico-Baltica, nel corso del Forum -che si chiuderà domani – sono stati organizzati, coinvolgendo delegazioni provenienti da 12 Paesi diversi, tavoli di confronto su temi specifici (energia, trasporti, sistema assicurativo
finanziario). In questi settori prioritari, come ha rilevato Tondo, l'obiettivo è costruire le basi per arrivare a nuovi
accordi di collaborazione multilaterale.
Il ministro della Repubblica di Serbia Skundric ha ricordato, come esempio e come modello di cooperazione, proprio l'accordo sottoscritto con la Regione Friuli Venezia Giulia, in occasione del recente incontro a Roma tra il presidente Boris Tadic e il primo ministro italiano Silvio Berlusconi. Un accordo che mira a sviluppare progetti concreti in settori quali Pmi, energia, ambiente, infrastrutture e Università.
Nel suo intervento nella sessione introduttiva, anche il sindaco Ettore Romoli ha rilevato come la regione e in particolare Gorizia possa rappresentare, per il suo ruolo storico di crocevia di popoli, un "punto di partenza e di arrivo di un percorso di integrazione". Proprio Gorizia ha indicato la strada, sottoscrivendo con i Comuni limitrofi della Repubblica di Slovenia un accordo per costituire un GECT (Gruppo europeo di
cooperazione territoriale), rinnovando un processo di collaborazione avviato ancora negli anni '60.

Il nuovo Conference Centre, inserito all'interno del Corso di laurea in Scienze Internazionali e diplomatiche dell'Università di Trieste, può diventare – secondo il sindaco di Gorizia – una sede ideale per incontri di rilievo internazionale.

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