Economia: Elaborati dati su andamento prezzia la consumo

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Trieste, 29 mar – Il Servizio statistica della Direzione Centrale Programmazione, risorse economiche e finanziarie, coordinato dall\’Assessore alle finanze Sandra Savino, ha elaborato i dati relativi all\’andamento dei prezzi dei beni di consumo in Regione, indicatore chiave per il monitoraggio dello stato della crisi economica regionale. A febbraio il tasso di inflazione è risultato pari all\’1,5%: l\’aumento dei prezzi si è rivelato particolarmente elevato nella provincia di Trieste (+2,4% su febbraio 2009); Udine e Pordenone hanno registrato rispettivamente valori dell\’1,4% e 1,1%; mentre è piu\’ contenuto a Gorizia che presenta un aumento limitato allo 0,6%. Nei primi mesi dell'anno gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei settori dei trasporti (+5,7% a febbraio), bevande alcoliche e tabacchi (+3,8%), istruzione (+2,2%) e servizi ricettivi e di ristorazione (+2,1%). Una variazione nulla si è registrata nei capitoli relativi alle comunicazioni e ai prodotti alimentari e bevande analcoliche; negativa solo nel capitolo abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-1,5%).
Scendendo al dettaglio di alcuni prodotti di largo consumo, l'inizio del 2010 non ha portato una diffusa crescita dei prezzi rispetto al dicembre 2009. Il prezzo di una tazzina di caffè espresso al bar è rimasto inalterato, oscillando tra una media di 0,87 euro della provincia di Gorizia allo 0,92 euro della provincia di Trieste. Stabili anche i prezzi dei beni di consumo primario, selezionati come indicativi dell'andamento dei consumi, quali un litro di latte (da un minimo di 1,13 euro a Gorizia a un massimo di 1,44 a Pordenone), un kg. di pane (da un minimo di 2,82 euro di Trieste a un massimo di 3,63 a Gorizia) e un kg. di carne bovina (da un minimo di 12,07 euro a Gorizia a un massimo di 17,00 a Udine). In parziale aumento invece il biglietto di trasporto urbano passato a Trieste da 1,05 euro a 1,10 e nelle altre tre province da una media di 1,03 euro a 1,05.
Passando all'analisi annuale, il 2009 si è chiuso con un'inflazione media annua pari a 0,7% in Friuli Venezia Giulia e
a 0,8% in Italia. Gli aumenti più elevati rispetto al 2008 si sono registrati nei capitoli bevande alcoliche e tabacchi
(+3,6%), servizi ricettivi e di ristorazione (+2,7%), mobili, articoli e servizi per la casa (+1,6%). Sono diminuiti, invece, i prezzi dei prodotti appartenenti ai capitoli abitazione, acqua, elettricità e combustibili (-3,4%), comunicazioni (-1,0%) e trasporti (-0,6%).
Tra i capoluoghi di provincia, Trieste spicca per gli aumenti, nel corso del 2009, dei prezzi di Servizi sanitari e spese per la salute, abbigliamento e calzature, prodotti alimentari e bevande analcoliche, mobili, articoli e servizi per la casa. Pordenone è l'unica città in cui sono diminuiti i prezzi di abbigliamento e calzature e sono aumentati quelli dei trasporti; Pordenone registra inoltre l'aumento più elevato, tra i capoluoghi regionali, nel capitolo Servizi ricettivi e di ristorazione. Gorizia è la città in cui sono cresciuti di più i prezzi del capitolo istruzione e l'unica a registrare una variazione negativa per servizi sanitari e spese per la salute.

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