Università: Rosolen, 8 mln. euro per ingresso mondo del lavoro

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Trieste – La Regione ha stanziato 8 milioni di euro del Fondo sociale europeo (Fse) per favorire l\’ingresso dei laureati nel mondo del lavoro, sostenendo a questo scopo progetti formativi e iniziative legate a occupabilità, mobilità internazionale ed interconnessione tra filiera universitaria e parchi scientifici. RIDURRE GAP TRA 2 MONDI – "Il nostro obiettivo – ha spiegato l'assessore regionale all'Università e Lavoro, Alessia Rosolen – è ridurre il gap tra due mondi ancora troppo distanti per garantire un immediato travaso dei giovani laureati nelle rispettive attività professionali. Ecco perché – ha aggiunto – ci siamo concentrati in particolare sul programma di sviluppo occupazionale e di promozione dei servizi nell'ambito degli atenei di Trieste ed Udine e della Sissa".
RAFFORZARE LE COMPETENZE – In dettaglio, ha precisato, si tratta di rafforzare le competenze dei giovani laureati, facilitandone il loro ingresso nel sistema produttivo regionale attraverso una serie di azioni quali, ad esempio, la promozione del confronto tra università e imprese e lo scambio di personale tra le due realtà, la riprogettazione dei percorsi di studio in funzione delle esigenze aziendali e il sostegno al ricambio generazionale tra imprenditori senior e junior.

PIANO FSE PER 2010 – Rosolen, comunque, ha ricordato anche le altre misure strutturali a supporto delle università e degli studenti contenute nel piano d'esercizio 2010 del Fse. Tra queste, 1 milione di euro per la partecipazione ai master post universitari e alle scuole di specializzazione, 700mila euro per progetti formativi, 400mila euro per un master sperimentale di primo e secondo grado da conseguire lavorando in azienda, 200mila
euro per la promozione dei percorsi universitari di area tecnico-scientifica, 1 milione di euro per progetti formativi
inseriti nel catalogo dell'alta formazione e destinati a laureati non occupati e 1,5 milioni di euro per borse di ricerca rivolte a dottorandi e laureati.
RIENTRO DI CERVELLI IN ITALIA – L'assessore ha poi citato ulteriori contributi per tesi di laurea sperimentali in impresa, rientri dall'estero di lavoratori italiani altamente qualificati, inserimento dei ricercatori nel mondo del lavoro e altre azioni mirate ad accrescere le competenze di laureati e ricercatori mediante percorsi di studio in paesi stranieri

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