Marina Dorica, logiche sa superare

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Nata dieci anni fa come approdo e ricovero per le barche degli anconetani, concettualmente Marina Dorica non appare sostanzialmente cambiata, pur se attualmente è una delle marine più grandi del Mediterraneo. Ha raggruppato le esigenze degli otto circoli nautici e sportivi che si sono uniti in consorzio, mettendo insieme esperienze, specificità e radici sociali completamente diverse, ma con l’unico obiettivo di dare vita al Consorzio Vanvitelli (che detiene il pacchetto di maggioranza di Marina Dorica) che già dal nome dimostra l’intenzione forte che c’è sempre stata di spostare la marina verso il centro storico della città, anche se questo non è stato ancora possibile realizzarlo. Con il coinvolgimento di Comune, Provincia e Camera di Commercio di Ancona, soci di minoranza della SpA Marina Dorica, è arrivata anche la possibilità di utilizzare denaro pubblico per la risistemazione delle strutture e dei moli, ma soprattutto l’appoggio e la sensibilità degli enti pubblici nei confronti di una strategia di crescita e di superamento dell’iniziale logica di approdo, verso una vocazione turistica attualmente malcapitata e non coltivata…
“Con 1.400 posti barca e quattro, cinquemila persone che girano al porto turistico – dichiara il presidente di Marina Dorica, avv. Enrico Giampieretti – sembra assurdo che ci siano solo 200 approdi in un anno di barche forestiere! Abbiamo ultimamente realizzato un nuovo molo per 35 barche, con i diritti di ormeggio già totalmente ceduti nell’arco di due mesi a una media di circa 70 – 80 mila euro ciascuno: non è affatto male in un periodo di crisi come quello attuale! Per quasi tutti i posti barca di Marina Dorica sono stati ceduti i diritti, che hanno validità trentennale, ma che vorremmo portare al mezzo secolo. Tra l’altro i prezzi che si praticano a Marina Dorica sono di gran lunga inferiori a quelli delle altre marine, a volte fino al 50% rispetto ad altre importanti marine. Marina Dorica non è il porto turistico dei ricchi, la stragrande maggioranza delle barche appartengono a operai, impiegati, pensionati, sono barche molto piccole. I mega yacht hanno il loro spazio nei cantieri navali qui vicino, nel porto turistico l’area c’è, ma non ci sono i servizi per tali imbarcazioni”.
C’è un porto turistico rimesso a nuovo, una struttura con negozi e ristoranti, il cosiddetto Triangolone, ma non sempre agevole accedere e passeggiare in questo lungo mare di Marina Dorica…
“Chi l’ha detto? C’è un ingresso pubblico, con tanto di parcheggio! Certo è un’area da sistemare, ma è comunque presente e funzionale. E ci sarà anche un autobus, il n° 12 che arriverà qui dalla stazione ferroviaria. Ecco perché bisognerebbe superare alcune logiche e aprirsi di più alla città e con la città verso i turisti che possono approdare da noi. Marina Dorica è la più grande marina dell’Adriatico, in pochi anni c’è la possibilità di raggiungere i duemila posti barca, per cui sarebbe tra le prime nel Mediterraneo: è necessario farsi conoscere a livello nazionale e internazionale. Come accesso al territorio, da Marina Dorica i turisti possono scoprire Ancona e le Marche, luoghi favolosi, dove per altro si mangia anche benissimo! Inoltre qui è possibile una sosta comoda, con ottimi servizi, ristoranti… Sarebbe interessante anche un collegamento efficiente tra porti in Adriatico, almeno per le barche medio – grandi: Marina Dorica fa parte di Marinas, ma è un collegamento di immagine, più che altro, non ha la logica della rete fra porti turistici. Insomma Marina Dorica ha delle aspirazioni, con la volontà di superare certe logiche e di ospitare non solo barche stanziali, ma anche quelle di passaggio. In fondo siamo così centrali, in Adriatico!”.
Un’altra caratteristica di Marina Dorica?
“Siamo una eco-marina! Un porto ecologico, con avviata la raccolta differenziata dei rifiuti e con il riciclo dell’acqua (con relativi controlli e analisi). Spendiamo circa 150 mila euro l’anno di corrente elettrica: per l’energia stiamo studiando la scelta delle rinnovabili e abbiamo optato per un impianto fotovoltaico da installare nei parcheggi, così come abbiamo fatto una scelta per rinnovare tutta l’illuminazione con led al posto delle lampade a fluorescenza!”.
Marina Dorica, ways of thinking to exceed
Marina Dorica was born ten years ago for landing place and for the boats of the Ancona citizen, conceptually Marina Dorica is not changed, also if now is the one of the larger navy of the Mediterranean sea. It has grouped the requirements of eight nautical and sports circles that have joined themselves in the Vanvitelli Consortium. With the involvement of Municipality, Province and Chamber of Commerce of Ancona, associates of minority of the Marina Dorica SpA, there is the opportunity to use public money for an arrangement of the structures and the docks, but above all the support and the sensibility of the public Authority. “With 1.400 boat places available and four, five thousand people in the tourist seaport; it seems absurd that are only 200 landings place of foreign boats each year! – The president of Marina Dorica, lawyer Enrico Giampieretti declares, “We have recently realized a new dock for 35 boats, with the mooring right already entirely yielded in two months at 70 – 80 thousand euros each one: it’s not negative in a period of crisis like this! The prices of Marina Dorica are lower than the other tourist seaport, the great majority of the boats belongs to workers, employees, pensioners, there are boats very small. Marina Dorica is not a tourist port for rich people". The area has stores, restaurants and a zone of passage that overlook on the beach. There is a public entrance, with parking and a bus, nr.12, that come from railway Station to Marina Dorica. Unfortunately there isn’t enough communication that could keep away the tourist from Marina Dorica. A failed occasion in order to show Ancona and the Marches. Another feature that we can’t underestimate is that tourist dock is an echo-marine: started collection for recycling on the boats and the recycling of the water, photovoltaic systems and lighting led system instead of the fluorescence lamps .

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