Manovra nazionale, la Conferenza dei presidenti: “Riequilibrare la ricaduta dei tagli”. Il Persidente Spacca: “effetti drammatici per le Marche”

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La Conferenza delle Regioni ha approvato all’unanimità un documento in cui si confermano tutte le posizioni contenute nei documenti assunti in queste settimane sulla manovra finanziaria che, si legge nel testo, “considera insostenibile per le ricadute sui bilanci regionali”. I presidenti delle Regioni chiedono al Governo di aprire immediatamente un tavolo per accelerare la piena applicazione del federalismo fiscale e “costruire un percorso condiviso per riequilibrare la ricaduta dei tagli sotto il profilo quantitativo oggi previsti dal decreto 78/2010 attraverso i successivi provvedimenti finanziari entro il primo gennaio 2011”. Fondamentale, secondo le Regioni, che alle deleghe trasferite corrispondano le relative risorse, così come stabilito dal 4° comma dell’art.119 della Costituzione. Per il momento la scelta della riconsegna delle deleghe viene accantonata “fiduciosi – dicono ancora i presidenti – che il percorso di confronto con il Governo abbia un esito pienamente positivo”. Infine la Conferenza chiede l’immediato avvio della Commissione straordinaria per la verifica dei costi di funzionamento di tutte le pubbliche amministrazione, come assicurato dal presidente del Consiglio nell’incontro di venerdì scorso.
“E’ stata privilegiata – spiega il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca – l’unità della Conferenza dei presidenti che è riuscita a ritrovarsi su una posizione unanime che definisce la manovra inaccettabile e ne sottolinea il profilo di illegittimità in relazione al 4° comma dell’art.119 della Costituzione”.
“La manovra – prosegue Spacca – risulta inaccettabile. Il taglio riguarda la totalità delle competenze attribuite alle Regioni con la Bassanini. E gli effetti per le Marche saranno drammatici. Solo qualche esempio. I tagli agli incentivi nelle attività produttive determineranno un calo di investimenti nel settore dell’artigianato e delle Pmi per 250 milioni. Nel Trasporto pubblico locale i tagli determineranno la soppressione di 85 tratte giornaliere di treni con la riduzione di oltre 2 milioni di Km/treno, mentre per il trasporto pubblico locale su gomma la riduzione sarà di 15 milioni di Km. Per quel che riguarda il settore dei servizi sociali ci sarà la riduzione dei servizi finalizzati all’assistenza domiciliare di soggetti parzialmente o totalmente non autosufficienti, per 1.800 persone”.

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