Opportunità e timidi segni di ripresa

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“Il 2009 è stato il peggior anno in assoluto per le nostra aziende – ha dichiarato Roberto Lucchini, presidente ANIASA – neanche dopo l’11 settembre 2001 avevamo registrato dei dati con segno negativo! Questo ci può dare la dimensione della crisi che ha investito l’economia globale in questo anno!”. Ma nei primi mesi del 2010 si sono registrati dati in controtendenza…
“Sì è vero. Sembra esserci una timida ripresa, ma non sono assolutamente maturi i tempi per poter ricominciare ad alzare i calici. Monitoriamo i dati, settimana per settimana e, ad esempio, è stato sufficiente l’eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajokull per far tornare in negativo i dati di quei 15 giorni”.
Nonostante la crisi, gli occupati del vostro settore hanno tenuto. Come mai?
“E’ vero e aggiungo che questo è un fenomeno tutto italiano. Ad esempio in Spagna si sono registrati dati ben peggiori. Molto dipende dalle dimensioni medie delle nostre aziende, d’altronde, specialmente nel noleggio a breve termine, le agenzie sono in franchising e hanno arginato la crisi in maniera efficace”.
Si parla molto di tagli alle pubbliche amministrazioni, un vostro mercato di riferimento, qual è la sua opinione?
“Vedo nei tagli una grande opportunità. La competizione e il mercato possono abbassare notevolmente i costi, inoltre affidare alle nostre aziende la gestione dei costi della pubblica amministrazione può essere garanzia di oculatezza nella rendicontazione degli stessi”.
Presidente quali saranno le “battaglie” che vedranno coinvolta ANIASA?
“Quelle sulle assicurazioni e le frodi che girano attorno ai nostri veicoli: non si vuol capire che tutto questo va a svantaggio dell’utilizzatore finale! Credo, quindi, che molto si debba discutere sulla recente introduzione dell’indennizzo diretto. In secondo luogo la questione fiscale, una vera e proprio “croce” per il settore dell’auto. Spesso le auto sono soggette a doppia tassazione: una relativa al bene di possesso e una relativa al bene di produzione. L’auto per noi è un bene di produzione e lo è per centinai di migliaia di italiani, ma la nostra fiscalità ha sempre inteso l’auto come bene, spesso di lusso e quindi da colpire: il tutto si potrebbe semplificare facendo capire la differenza fra possesso e proprietà, un nostro must, ma questa è ancora un’altra storia!”.

Chance and faint signs of recovery
“The year 2009 have absolutely been the worst for our companies – Roberto Lucchini, president of ANIASA declared – not even after September 11th, 2001 we had recorded such negative data! This situation can give to us the idea about the crisis that has involved the whole economy. In the first months of 2010 it seems to be faint recovery but we can’t be happy yet. Even if I think that the Public administration cuts could be an change for us.
The competition and the market can lower remarkably the costs, moreover to entrust at our companies the management of Public Administration expenditures can be a guarantee of attention about the report of the costs. ANIASA is ready moreover to fight against the assurances and the cheats that involve our vehicles, but this is another story”.

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