Successo per lo stand di San Marino al Primo Salone Mondiale Città e Siti Unesco di Assisi

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I Tour operator alle prese con nuove modalità operative per far emergere il patrimonio intangibile dal magma dell’offerta indifferenziata Molto positivo l’andamento delle visite allo stand dell’Ufficio di Stato per il Turismo di San Marino nell’ambito del Salone mondiale dedicato ai siti Unesco, aperto dal 19 al 21 novembre ad Assisi.
Lo stand, collocato nell’area espositiva allestita nell’antico Palazzo Monte Frumentario nel centro storico della città, ha ricevuto numerose visite da buyers provenienti da tutto il mondo, particolarmente motivati verso un prodotto turistico selezionato e dotato di alto valore riferibile addirittura a tutta l’umanità.
La Repubblica di San Marino ha avuto il ruolo di ospite d’onore nel tenere a battesimo questo primo appuntamento dedicato ai siti Unesco. Dopo l’intervento del Segretario di Stato per il Turismo, Fabio Berardi, nella cerimonia di apertura, c’è stata la visita di tutte le autorità regionali e locali allo stand di San Marino, accolte dall’Ambasciatore presso l’Unesco Edith Tamagnini, per finire con le attestazioni di amicizia e collaborazione da parte del Sindaco d’Assisi, Claudio Ricci e del delegato del Ministero del Turismo italiano, Eugenio Magnani, ribadite tra l’altro ai microfoni di San Marino RTV.
“Si è trattata di un’esperienza nuova, – commenta il Direttore dell’Ufficio di Stato per il Turismo, Antonio Macina – utile per mettere a fuoco idonee modalità operative nella promozione e commercializzazione di itinerari di alto rango, sia da parte dei gestori dei siti che da parte dei buyers. I tour operator presenti infatti sono particolarmente intenzionati a definire un modello specifico di promozione tarato sull’eccellenza e sul marketing emozionale”.
Come ha ben sintetizzato nel suo intervento, molto apprezzato, il Segretario di Stato Berardi, ad Assisi, “Su 911 siti Unesco, 256, tra i quali San Marino, sono nell’area mediterranea e 45 in Italia. Mi sembra chiaro che la leva della promozione turistica del futuro debba passare per la grande e privilegiata cruna dell’eccellenza siglata Unesco.”
“E’ su questa traiettoria che ho impostato la mia linea d’azione, su cui insisto convinto della opportunità di un riposizionamento strategico dell’immagine del paese nel mondo. Ci vuole del tempo perché gli addetti ai lavori individuino concrete modalità promozionali originali e specifiche. Ma l’esito positivo del Salone di Assisi fa pensare che sia possibile e vincente impostare un modo di programmare azioni di marketing del territorio, che scremino l’eccellenza, non solo italiana, dall’offerta turistica indifferenziata, favorendo le rotte della conoscenza, dell’esperienza emozionale e il senso del viaggio come privilegio legato alla fruizione di qualcosa di unico e imperituro”.

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