De Santis: “Manca una vera programmazione economica”

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Paolo De Santis, ingegnere e presidente dell\’Ordine degli Ingegneri della provincia de L\’Aquila, è la persona che più di qualsiasi altro ha il polso della situazione del territorio dopo il sisma del 6 aprile 2009, anche da un punto di vista tecnico. "Si sta procedendo – dichiara – con le riparazioni degli edifici classificati "B" e "C" che dovrebbero terminare entro inizio primavera, momento nel quale molte famiglie potranno rientrare nelle loro case. Il 30 giugno prossimo è la data di scadenza per la presentazione dei progetti per la ricostruzione "E"… Ma non so se ha presente il centro storico de L'Aquila. E' grandissimo ed è ancora tutto fermo, come sono fermi tutti i centri storici dei 49 Comuni coinvolti e dei tanti paesi che sono stati interessati dal sisma. Quello che costituisce il vero problema, grande e più importante di tutti, è che manca una vera programmazione economica. Senza questa non si può far partire la ricostruzione e pensare di risolvere i problemi abitativi del territorio da qui a venti anni". Esiste una stima precisa dei danni? "Che cosa significa precisa? Difficile stimare fino al centesimo, ma ci sono state valutazioni diverse che circoscrivono l'intero danno tra i 15 e i 18 miliardi di euro. Ma serve a poco se non ci sono i soldi per affrontare una pianificazione del da farsi. Ci sono molte variabili da tenere pre¬senti. Ad esempio tutto il denaro convogliato nelle abitazioni del Progetto CASE che sono provvisorie e non solo per i problemi in ordine alle infiltrazioni di acqua e alle ovvie conseguen¬ze di cartongesso deteriorato e ai crolli parziali che documentano nei giornali e in televisione, ma proprio per un fatto di capovolgimento delle abitudini sociali. Qualcuno rivuole il confort che aveva nella sua casa prima del sisma. L'edilizia, pur se non di lusso, era ed è sicuramente più confortevole, con i suoi condomini medio – piccoli e una qualità del vivere che adesso non c'è più. Ma forse le CASE sono servite a riattivare (vi hanno lavorato un 20% di ditte locali e un 80% del nord) aziende che stavano versando in cattive acque: in pratica i soldi arrivati in Abruzzo hanno anche finanziato, con il Progetto CASE, la ripresa di molte industrie del nord". Presidente, ma quali sono le difficoltà che incontrate ogni giorno, nel vostro lavoro? "Le difficoltà in realtà sono dentro tutte le procedure e i limiti di costi. Per rimuovere gli ostacoli ci vuole sempre troppo tempo e la burocrazia impera. Ieri (8 febbraio 2011 – ndr) siamo riusciti a ottenere le check list (che sono le liste della documentazione progettuale necessaria) e sempre ieri è stato chiarito, con una circolare, che possono essere ricompresi negli interventi anche gli impianti danneggiati e che quindi si può procedere alla richiesta  di riparazione. Stesso dicasi per il foglio di calcolo sul limite di convenienza economica e l'importo del contributo ammissibile in caso di sosti¬tuzione edilizia per tutti gli edifici classificati come "E". Sono, in definitiva, problemi di carattere operativo, in grado di far perdere tempo prezioso. Per esempio non riusciamo dopo tanto tempo a far partire lo Sportello unificato!". La richiesta dello Sportello unificato, struttura utile alla semplificazione delle procedure per la ricostruzione, tra l'altro parte da lontano. Lo stesso ing. De Santis aveva scritto al ministro Renato Brunetta qualche mese fa: "L'Ordine, che mi onoro presiedere – afferma nella lettera – le rivolge nuovamente l'invito a far attivare un progetto pilota nell'area del cratere per lo snellimento delle procedure e introdurre i moderni sistemi di ICT per superare le criticità rappresentate. Le manifesto la piena disponibilità dell'Ordine e di tutti i suoi iscritti a cooperare attivamente alla realizzazione di tale progetto". In pratica gli ingegneri dell'Ordine, con tanto di Posta Elettronica Certificata (PEC), come vuole la legge 2/2009 art.16, ogni giorno si trovano in grandi difficoltà nel dialogo, pur obbligatorio, con la pubblica amministra¬zione. C'è stata anche la questio¬ne della diffida da parte del Consiglio nazionale dell'Ordine degli ingegneri… "La difficoltà non era relativa ai problemi operativi, ma era diretta a contrasta¬re l'affidamento, di cui si era parlato, degli incarichi di progettazione e di gestione dei piani di ricostruzione all'Università che si trovava così a prendere il posto dei professionisti veri della ricostruzione. Come è stato possibile ribadire in un incontro pubblico, la mission dell'Università dovrebbe essere quella di fare didattica, insegnare a progettare, non fare direttamente progetti o la direzione dei lavori e soprattutto qui non si fa didattica, questa non è un'esercitazione: si tratta di ricostruire L'Aquila! E se il presidente della Regione Chiodi afferma che sono gli ingegneri che bloccanola ricostruzione, io dichiaro, invece, che sono 22 mesi che siamo in trincea. Ma ribadisco che non può esserci una ricostruzione chiara e veloce senza una vera programmazione economica e regole certe". Insomma, ogni schermaglia burocratica si trasforma in una battaglia campale… "Ad ogni scadenza fiscale bisogna fare un diavolerio affinché possa essere spostata e arriva sempre all'ultimo momento Gianni Letta che ci salva. Ecco, se proprio dobbiamo ringraziare una persona, una persona unica e seria, quella è il sot¬tosegretario Gianni Letta che non ci ha mai abbandonato. Forse perché è nato qui!".

De Santis: "We have not a real economic planning"
Paolo De Santis, engineer and president of the engineers association of the province of L'Aquila, is the person who more than other know the situation of the territory after the seism of 6th April 2009, also through a technical point of view. "It is being procee-ding- he declares – with the repairs of the building classified as "B" and "€', would have to finish within beginning spring, time in which many families will be able to enter in their homes again.The reconstruction of the "E" buildings is stopped. The real problem is that we haven't a real economic planning.
There is an exact valuation of the damages?
"It's difficult to value until the last cent, but there has been different valuations that estimate the total damage between 15 and 18 billions euro. But it is not useful if there aren't money in order to face a planning. Someone want again the comfort that had in its house before the seism, but. We are not still able to the building measure can not absolve this desire. Another important problem is linked to the long terms of the bureaucrac
y. We are not still able to create the unified office". The demand for the unified office is an useful structure for the simplification of the procedures for the reconstruction. Engineer De Santis had written to the minister Renato Brunetta some month ago asking him to begin the system of simplification of the procedures. The Association of the engineers guaranteed the full collaboration. Practically,every day the engineers had many problem because was impossible to speak with the Public Administration. "The difficulty was not linked to the working problems, but directed to contrast the confidence for the entrust of works, about the assignments and management of planning for recostruction to the University that could not take the place of the real experts of the reconstruction. As it has been possible toasserts during a meeting, the mission of the University should be to teach not to produce plans or manage the works".

www.ordingaq.it

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