Un no unanime e convinto all’introduzione dell’imposta di soggiorno, contenuta nel decreto sul federalismo fiscale municipale, approvato in via definitiva dal Parlamento lo scorso 3 marzo, si è levato dai trecento delegati presenti a Firenze nel Salone de’ Cinquecento in occasione della 61° Assemblea Generale della Federalberghi. “L’aggravio che le nuove tasse federaliste arrecheranno, tra imposta di soggiorno ed IMU, rischia di affossare un settore ancora lontano dall’imboccare la via di uscita della crisi”. È con questo messaggio che il Presidente della Federalberghi, Bernabò Bocca, ha concluso i lavori della 61°Assemblea Generale svoltasi a Firenze.
Al Convegno pubblico svoltosi nella suggestiva cornice del Salone de’ Cinquecento a Palazzo Vecchio, dal tema: “Turismo: quale federalismo per lo sviluppo”, si sono fronteggiate opinioni opposte tra i vari relatori.
Al Sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che ha sostenuto come “applicheremo subito l’imposta di soggiorno non per ripianare il bilancio municipale, ma per rilanciare la vita culturale della città e renderla più pulita ed accogliente” ha fatto da contraltare il Presidente di Alleanza per l’Italia, Francesco Rutelli che non ha esitato a definirla “una fesseria, un disincentivo che allontana anziché aiutare la prima industria italiana''.
“L’impegno che il Governo si assume -è quindi intervenuto il vice presidente vicario dell’ANCI ed esponente del PDL, Osvaldo Napoli- è quello di istituire un tavolo per definirne l’attuazione, tavolo al quale gli albergatori non potranno che essere presenti”.
L’opinionista Oscar Giannino ha anch’egli espresso contrarietà per qualsiasi nuova tassazione che frena l’economia “pur se cosciente che la situazione economica del Paese potrebbe portarci ad un aumento anche delle imposizioni dirette”, mentre il Presidente onorario di Altagamma, Leonardo Ferragamo ha sottolineato come “la promozione deve rimanere comunque il primo punto nell’agenda di sviluppo del turismo italiano”, a condizione che “tasse che riteniamo ingiuste non ne vanifichino l’efficacia” ha concluso l’Assessore al Turismo della Toscana, Cristina Scaletti.
Il saluto del Governo è stato infine portato da Caterina Cittadino, Capo Dipartimento del Turismo, che ha rappresentato il Ministro Michela Vittoria Brambilla impossibilitata a partecipare all’ultimo momento per gravi motivi personali, mentre in rappresentanza del territorio sono intervenuti in apertura dei lavori Eugenio Giani, Presidente del Consiglio comunale, Giacomo Billi, Assessore al Turismo della Provincia e Francesco Bechi, Presidente della Federalberghi Firenze.
Sventolando una sciarpa bianca con su scritto: IMPOSTA DI SOGGIORNO NO GRAZIE i delegati all’Assemblea, provenienti da tutte le Regioni italiane, hanno inteso manifestare visivamente la contrarietà della categoria a questa nuova tassa.
“Tassa che mal si concilia -ha sottolineato il Presidente della Federalberghi, Bernabò Bocca- con l’andamento del settore e del comparto, per il quale nel corso del 2010 abbiamo assistito ad una contrazione del 3,6% dei lavoratori per contenere i costi aziendali.
“E tassa -ha concluso il Presidente degli albergatori italiani- che affiancata all’IMU vedrà vertiginosamente crescere l’aggravio fiscale delle imprese turistiche”. Per la sola IMU, infatti, i calcoli dell’Ufficio Studi della Federazione stimano un incremento di tassazione del 19%.