Standard & Poor’s conferma il rating “A+” della Regione Marche

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Marcolini: “Valutazione positiva, nonostante le difficoltà di bilancio causate dalle misure restrittive del Governo nazionale”
Il 31 marzo 2011 l’agenzia internazionale Standard & Poor's ha confermato il rating di controparte a lungo termine 'A+' della Regione Marche con prospettive stabili. Il rating riflette l’equilibrio finanziario raggiunto dalla sanità marchigiana, un livello d’indebitamento moderato e in graduale diminuzione, una posizione di liquidità molto positiva.

“Standard & Poor's – afferma l’assessore regionale al Bilancio, Pietro Marcolini – pone in luce il fatto che la Regione Marche, nel 2009, ha evidenziato un saldo netto di competenza positivo, seppure contenuto, pari al 2% circa del totale delle entrate. Per il 2010 e il 2011 è prevista la possibilità che la Regione registri saldi netti da finanziare molto contenuti e prossimi allo zero, nonostante le misure restrittive attuate dal Governo centrale sui bilanci delle Regioni a statuto ordinario”.

L’agenzia, inoltre, sottolinea come la Regione Marche sia una delle poche Regioni italiane con un bilancio sanitario in equilibrio, fin dal 2007. “Un efficace controllo dei costi – ricorda Marcolini – ha permesso alla Regione di porre le basi per migliorare in modo strutturale l’efficienza della sanità regionale. Secondo le previsioni di Standard & Poor's, la Regione sarà in grado di mantenere il bilancio della sanità in equilibrio per il 2011 e il 2012”.

Altro aspetto significativo, per le Marche, della certificazione Standard & Poor’s è legato alla metodologia di definizione del rating, che, per una Regione, non può essere superiore a quello della Repubblica italiana, pari ad “A+”: se non venisse assunto questo criterio, ribadisce Marcolini, “l’agenzia assegnerebbe alla Regione Marche un rating superiore, pari ad AA-“.

Secondo le rilevazioni di Standard & Poor’s, la Regione Marche segnala un livello d’indebitamento modesto e in progressivo calo. In particolare, nel 2009 il debito ammontava al 27% delle entrate correnti, di cui il 22% a carico della Regione Marche e il 5% a carico Stato, perseguendo una strategia volta all’ulteriore riduzione dell’indebitamento, sia per il 2011 che per il 2012. Anche il profilo di liquidità regionale, per l’agenzia, è molto positivo. Tra i fattori di criticità del rating, emerge il livello di flessibilità finanziaria molto ridotto, comune a tutte le Regioni a statuto ordinario. Le prospettive stabili del rating assegnato alla Regione derivano dal fatto che Standard & Poor's, per il 2011 e 2012, si attende il mantenimento di un equilibrio nei conti della sanità, un saldo netto da finanziare di competenza contenuto e comunque prossimo allo zero, un profilo di cassa della Regione positivo e una conseguente ulteriore riduzione del debito fino al 2013. Il rating della Regione Marche potrebbe subire pressioni, qualora si evidenziassero saldi netti da finanziare molto negativi e qualora il profilo di liquidità della Regione si deteriorasse significativamente. Anche una rapida crescita del debito, oltre il 60% delle entrate correnti, potrebbe comportare una riduzione del rating. Ma Standard & Poor's considera comunque molto ridotta la probabilità che un tale scenario negativo possa verificarsi concretamente.

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