Niente “Mille Proroghe” per l’emergenza Marche

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\”L\’eccezionale ondata di maltempo che si è abbattuta sulle Marche i primi di marzo, provocando tre vittime, ha colpito oltre alle persone, anche distretti industriali tra i più importanti in Italia, aziende agricole, attività artigianali. Dalla stima effettuata, i danni ammontano a oltre 462 milioni di euro, più altrettanti per l\’agricoltura. Grazie all'efficienza della protezione civile regionale, la stima dei danni è stata inviata nel giro di pochi giorni a Roma: la Regione ha ottenuto così in tempi rapidissimi dal Governo il riconoscimento dello stato di emergenza. Ora inizia il percorso della ricostruzione, con il difficilissimo nodo dei fondi. L'emergenza Marche è infatti la prima a ricadere nel campo di applicazione del "decreto mille proroghe" che ha istituito la cosiddetta "tassa sulle disgrazie". La nuova norma e la successiva circolare applicativa del presidente del Consiglio dei Ministri, impone alle Regioni di reperire le risorse necessarie alla ricostruzione attraverso l'aggravio della fiscalità in tre successive modalità: una specifica manovra di bilancio; l'incremento della pressione fiscale, fino al massimo consentito, con l'au¬mento delle addizionali regionali (Irap e Irpef); l'aumento dell'accisa sulla benzina fino a 5 centesimi in più rispetto al tetto massimo previstoper legge. E' paradossale che proprio quando, celebrando i 150 anni dell'Unità d'Italia, si esaltano gli ideali di solidarietà, senso di responsabilità e unità nazionale, una direttiva del Governo contraddice tutti questi principi obbligando le Regioni a intervenire sui limiti massimi della fiscalità regionale per sostenere i costi delle calamità naturali. E' per questo che la Regione ha formalmente espresso al presidente Berlusconi e ai ministri Tremonti e Maroni la ferma contrarietà all'applicazione della "tassa sulle disgrazie". La Regione Marche non vuole sottrarsi alle proprie responsabilità, ma occorre che questa responsabilità sia condivisa dallo Stato secondo un principio di solidarietà e di buon senso che è alla base stessa della formale dichiarazione di emergenza.
Per ora abbiamo scelto la strada del confronto con il Governo, per dare concretezza a misure immediate d'intervento sulla somma urgenza e le attività produttive (che ammontano ad 80 milioni di euro), la nostra priorità sono le esigenze dei cittadini e la necessità di dare loro risposte concrete. Su questa linea abbiamo raccolto la condivisione della Conferenza delle Regioni e di tutte le forze politiche regionali, di maggioranza e opposizione. Se però la strada della collaborazione con il Governo dovesse fallire, sarebbe immediato il nostro ricorso alla Corte Costituzionale, forti anche dell'autorevole parere del presidente emerito della Corte costituzionale Valerio Onida cui la Regione Marche si è rivolta".

Any "Mille proroghe" decree for the Marches emergency
"The alluvium happened the first days of March has hit besides people, also indu¬strial districts, agricultural companies, handicraft activities.
The damages are about 462 million euro, plus as many for agriculture field. The Marches emergency is in the "Mille proroghe decree" that has created the tax on the misfortunes".
The new law imposes to the Regions to find the necessary resources for the reconstruction by: a specific budget measure; the increment of the fiscal pressure, till the maximum allowed; the increase of the duty on the gasoline till 5 cent in addition compared to the maximum previewed by law. The Region has formally expressed the opposition to the application of the "tax on the misfortunes".
At the moment we have chosen the dialogue with the Government, in order to have immediate measures, ours priorities are the request of the citizens and the necessity to give them concrete answers. If the collaboration with the Government had to fail, would be immediate our recourse to the Constitutional Court.

www.regione.marche.it

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