Un “tavolo delle sinergie” per il turismo veneto

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La Giunta veneta, su iniziativa dello stesso presidente Luca Zaia, ha attivato il “Tavolo delle sinergie” per il turismo regionale, momento di approfondimento, di confronto e di coordinamento delle attività ed iniziative dell’industria dell’ospitalità in relazione alle diverse politiche regionali che interagiscono ed impattano con lo svolgimento delle attività turistiche.
“Questo organismo – ha spiegato l’assessore al turismo Marino Finozzi, incaricato di convocare il tavolo – è stato previsto dalla Legge regionale di settore appunto come momento di raccordo delle politiche del comparto economico turistico con le altre attività amministrative della Regione”. Esso sarà composto dall’assessore regionale al turismo, dagli assessori competenti per le diverse materie coinvolte, dai rappresentanti delle associazioni delle imprese Confturismo, Federturismo e Assoturismo, e, in relazione alle specifiche questioni da trattare, i rappresentanti dell’ANCI e dell’URPV.
“Il ruolo di questo strumento è soprattutto di chiarificazione e semplificazione all’interno di una attività economica trasversale a molti comparti. Proprio tale trasversalità – ha fatto presente Finozzi – obbliga oggi gli imprenditori e gli operatori del settore ad interfacciarsi con più settori dell’amministrazione regionale, mentre il Tavolo ha come obbiettivo di fornire un momento di confronto tra turismo e, ad esempio, sanità, trasporti e viabilità, urbanistica, formazione ed istruzione, proprio per dare quelle ‘risposte di sinergia’ che possono consentire di svolgere in modo agevole e celere le attività di produzione di servizi che sono proprie degli operatori del settore economico dell’ospitalità”.
“Questa iniziativa – ha concluso Finozzi – si collega anche con la nuova Legge generale sul turismo, attualmente all’esame della Commissione consiliare. E’ una normativa innovativa rispetto ad un settore importante e strategico dell’economia veneta. Essa ridisegna l’attuale quadro normativo e trovo del tutto naturale che possano esserci segmenti che, di fronte alle novità, trovano più facile e semplice lo status quo. L’ho messo nel conto, ma il Veneto guarda avanti”.
Il turismo vale attualmente per il Veneto un fatturato di oltre 12 miliardi di euro, non è delocalizzabile, fa perno sulla qualità e la valorizzazione del territorio e, più di altri settori regionali, ha la capacità di generare un indotto economico anche su numerosi altri segmenti dell’attività produttiva regionale, con una capacità che risulta doppia rispetto al settore industriale o a quello commerciale. Inoltre è un prezioso “strumento” di immagine per il Made in Veneto in generale.

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