Sara Giannini: “ Le Marche possono diventare regione pilota per un esperimento lungimirante e innovativo”

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“Il piano di gestione del fermo pesca biologico delle Marche potrebbe rappresentare un modello ed un esperimento pilota per altre realtà regionali.” Lo ha dichiarato l’assessore regionale alla Pesca, Sara Giannini, visibilmente soddisfatta dall’esito dell’ audizione a Montecitorio con la XIII Commissione Parlamentare Agricoltura.
Come già annunciato i giorni scorsi, l'assessore è stata ascoltata ieri dalla Commissione in una riunione molto partecipata. Al centro della disamina, la valutazione delle criticità della gestione del fermo biologico marchigiano e l’esigenza di calibrare in maniera mirata gli interventi per la piena attuazione e razionale gestione del Piano di gestione regionale, proposto dalle Associazioni di categoria marchigiane. Il piano era già stato presentato al Ministro dell'Agricoltura e Pesca, Francesco Saverio Romano, lo scorso 18 maggio.
“L’audizione – ha poi aggiunto Sara Giannini – è stata molto importante e utile per valutare le diverse proposte. I contenuti e le novità lungimiranti del Piano, inoltre, hanno riscosso un forte interesse bipartisan. In un momento di forte crisi del pescato, con notevoli problemi specialmente in Adriatico, siamo quindi fiduciosi – ha concluso- che il Piano di gestione del fermo biologico marchigiano, integrato dall’apporto della Commissione tecnico-scientifica regionale, inquadrato come progetto sperimentale, possa incassare il sostegno normativo e finanziario del Governo e raggiungere gli obiettivi prefissati, vale a dire una ottimale gestione della risorsa ittica, la tutela e l'implementazione della stessa. Obiettivi che hanno anche saputo tener conto delle esigenze dei diversi soggetti interessati – dagli operatori ittici , al commercio, ai consumatori- attraverso azioni mirate a ridurre il più possibile i disagi.”

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