Tondo: Energia sfida per il futuro Politica Udine

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Dalla Carnia arriva un messaggio di fiducia per il Friuli Venezia Giulia e per il Paese”. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Renzo Tondo che ha partecipato al teatro Daniel di Paluzza (Udine) alle celebrazioni per i cento anni della Secab (Società elettrica cooperativa dell’Alto But), da un secolo protagonista dello sviluppo economico e sociale del territorio montano.
La Secab, come ha ricordato il presidente Luigi Cortolezzis, è stata la prima azienda friulana per la produzione e distribuzione di energia idroelettrica sorta in forma cooperativa, ed è ancora oggi una delle prime in Italia. Alla cerimonia, che si inserisce all’interno di un fitto programma di celebrazioni, hanno partecipato fra gli altri il sindaco di Paluzza Elia Vezzi, consiglieri regionali, parlamentari, esponenti del mondo della cooperazione, sia regionali che nazionali. Tondo, nel suo intervento, ha voluto porre l’accento sul valore della cooperazione, una valore particolarmente attuale in un momento storico come quelle che stiamo vivendo, di crisi e di profonde trasformazioni economiche e sociali nel contesto della globalizzazione. “Un cooperatore – ha detto – è innanzi tutto un produttore della propria ricchezza, consapevole che la ricchezza prima di essere consumata deve essere prodotta; un cooperatore non aspetta che la soluzione ai suoi problemi venga da fuori ma cerca la strada del proprio futuro, del proprio lavoro, mettendosi assieme agli altri”. “Assumersi la responsabilità del proprio futuro”, secondo il presidente, è proprio ciò di cui oggi la comunità regionale ha bisogno, senza però sottrarsi al difficile esercizio dell’etica della responsabilità. E per dare un futuro al Friuli Venezia Giulia, per creare la ricchezza necessaria a sostenere i programmi di welfare, occorrono le infrastrutture, anche nell’area della montagna. Tondo ha citato il traforo del Monte Croce Carnico, “una finestra che si è riaperta, un tema che l’Amministrazione regionale intende tenere all’ordine del giorno”, in sintonia con l’Austria e puntando alla ricerca di fondi europei e di collaborazioni con i privati. E poi il tema dell’energia, di cui la Secab è stata sin dall’inizio protagonista. Per superare una delle più gravi strozzature del sistema regionale, e cioè l’alto costo dell’energia che mina la competitività delle nostre imprese e mette in discussione i posti di lavoro, secondo Tondo non sono però sufficienti le energie rinnovabili. La sfida va raccolta, a partire dagli elettrodotti transfrontalieri. Nel corso della cerimonia al teatro Daniel di Paluzza è stato presentato il volume “La società elettrica. Alla scoperta del ‘carbone bianco’ nella valle dell’Alto But”, di Andrea Cafarelli, dell’Università di Udine. Da un secolo la Secab produce e distribuisce energia pulita e rinnovabile dai fiumi della Carnia, con quattro centrali che producono 30 milioni di chilowattora, con una rete di 115 chilometri in grado di raggiungere 4.400 utenze (consumo privato, industrie, illuminazione pubblica) e ricavi superiori ai 2,5 milioni di euro. Accanto all’attività di produzione e distribuzione di energia elettrica, la cooperativa fornisce gas e risorse idriche, gestisce negozi all’ingrosso e al minuto ed eroga prestiti sociali, secondo i principi della libera cooperazione mutualistica. Fanno parte della compagine sociale della Secab i Comuni del comprensorio servito dalla società (Paluzza, Cercivento, Ligosullo, Ravascletto, Treppo Carnico, Sutrio e Comeglians) ma anche le altre cooperative e consorzi che operano nella zona e i cittadini intestatari del contratto di fornitura.

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